Las Vegas, videopoker fallato non è reato

Las Vegas, videopoker fallato non è reato

Sfruttare un baco nel software per vincere alle macchinette mangia-soldi non è reato, ha stabilito il giudice. Resta da valutare l'accusa frode, mentre il gioco online si fa lentamente strada nel cuore e nel business degli States
Sfruttare un baco nel software per vincere alle macchinette mangia-soldi non è reato, ha stabilito il giudice. Resta da valutare l'accusa frode, mentre il gioco online si fa lentamente strada nel cuore e nel business degli States

Aveva fatto molto rumore il caso di John Kane e Andre Nestor, due amici assatanati del gioco d’azzardo accusati di frode informatica per aver incassato vincite notevoli grazie alla scoperta di un bug nel firmware dei video poker di Las Vegas. Ma i procuratori dello stato hanno ritirato le accuse e ora resta solo quella di frode via cavo .

La vicenda è di particolare rilevanza per l’ applicazione del Computer Fraud and Abuse Act (CFAA), legge risalente al 1986 e a cui le autorità di Las Vegas si erano appellate dopo aver scoperto il modo in cui Kane e Nestor avevano ammassato vincite ai video poker.

La colpevolezza del duo ludo-dipendenti avrebbe avuto ripercussioni significative, ma alla fine sono stati gli stessi procuratori di Las Vegas a ritirare le accuse chiedendone (e ottenendo) la dismissione al giudice distrettuale Miranda Du.

“Il caso non si sarebbe mai dovuto aprire sotto il CFAA,” ha dichiarato il legale di Kane Andrew Leavitt. Piuttosto, ha continuato l’avvocato, la causa avrebbe dovuto riguardare un’accusa di frode via cavo pura e semplice – e anche a tale riguardo, naturalmente, Leavitt ha qualche dubbio sulla colpevolezza del suo cliente.

Il gioco d’azzardo continua a far discutere negli States, soprattutto in virtù di quella che sembra un’avanzata lenta ma irresistibile del gambling online legale: il Nevada è il primo stato ad aver ufficialmente legalizzato il gioco in rete con la concessione di una licenza mensile per l’uso del dominio UltimatePoker.com , New Jersey e Delaware sono pronti a fare lo stesso e anche il resto della federazione nordamericana potrebbe seguire a ruota .

Alfonso Maruccia

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 10 mag 2013
Link copiato negli appunti