L'attivazione? Buon tool antipirati

L'attivazione? Buon tool antipirati

Al di là delle difficoltà vere o presunte nell'attivare i software, Windows in particolare, c'è chi ritiene inevitabile il ricorso a forme di protezione del software
Al di là delle difficoltà vere o presunte nell'attivare i software, Windows in particolare, c'è chi ritiene inevitabile il ricorso a forme di protezione del software


Roma – Ho letto incuriosito la lettera Attivazione? Rivoglio Windows 3.11 e devo dire che a parte le due o tre risate non posso che esser totalmente contrario a quanto il lettore accusa, partendo dal presupposto che anche se l’errore è sempre dietro l’angolo le cifre da digitare – se fatto con attenzione – non sono mai novantasei e la procedura si conclude sempre con due o tre minuti al massimo, dando il pieno e sacrosanto diritto ad utilizzare ciò che si è regolarmente acquistato.

Non lavoro per Microsoft questo è ovvio (leggasi la firma) ma di Microsoft ho dovuto farne un lavoro quotidiano. Ma questo non significa dover cedere al ricatto o forse al lusso di evitare di pagare (gli sforzi di programmatori che hanno lavorato e che continuano a lavorare) il costo della licenza.

Se è vero che sulle bancarelle si trovano i cd piratati è anche vero che comprandoli i cd piratati non smetteranno mai di stare li e anzi il numero (data la crescente domanda) continuerà a salire.

E’ un po’ come se io vado dal dietista per farmi fare una dieta (standard o tipizzata che sia) e poi scopro che quella standard la potevo trovare sulla rivista di bellezza. Nulla in contrario… Usate quella che si trova sul giornale, e nel nostro caso usate il software open source. Nulla e nessuno lo impedisce, a parte forse la maggiore difficoltà d’uso che si può trovare perchè è in inglese, perchè non si trovano programmi… Perchè e ancora perchè… Ma questo – come spesso mi sento dire – è un altro discorso. MA DOVE!! E’ come quando vendo i computer ai miei clienti e questi mi dicono… Ma mi fai pagare pure il costo della licenza. Mettimi una copia no? La mia risposta. Assolutamente no, se vuoi il mio computer ti prendi anche la licenza, io il mio numero o quello di altre persone che si sono sentite in obbligo di essere corrette non te lo do.

Se vogliamo qualcosa che ci piace, penso sia più che giusto che si paghi per averlo. Ma non mi si venga a dire, ma poi non funziona. Anche il televisore si può rompere, così come la macchina, così come il frullatore. Eppure per averli, non siamo certo andati a comprare dei cloni alle bancarelle.

Chiaro che il software essendo un prodotto dell’intelletto e facilmente duplicabile, va in un certo senso difeso… certo che il livello di difesa non è il massimo (altrimenti le copie non ci sarebbero), ma se non altro è un modo per rintracciare l’utilizzatore se e quando gli stessi autori congiuntamente con le forze dell’ordine si attiveranno per debellare la pirateria all’estuario.

Parimenti non sono ancora d’accordo quando dice… Ho pagato per un qualcosa di incorporeo. E’ la stessa legislazione (internazionale) che impedisce di vendere altro. Microsoft non può certo vendere il diritto perpetuo all’uso di tutti i suoi software, ne tantomeno il sorgente. Quello che si compra è un cd, un libricino e il diritto d’uso perpetuo per quella copia, ne più ne meno come il vecchio windows 98 o windows 3.11.

Saluti,
Andrea Moro
Web-MA Soluzioni informatiche

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Pubblicato il
11 mag 2005
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