Le piante non riescono più a depositare semi come prima

Le piante non riescono più a depositare semi come prima

Uno studio dimostra che il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità sono problematici per le piante e la capacità di produrre semi.
Le piante non riescono più a depositare semi come prima
Uno studio dimostra che il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità sono problematici per le piante e la capacità di produrre semi.

Il mutamento climatico è un problema che dobbiamo e stiamo affrontando, ma mentre cerchiamo in tutti i modi di risolvere ogni singola causa che porta a conseguenze sempre più catastrofiche, c’è da fare i conti anche con le migrazioni definitive di flora e fauna. Il problema però sussiste quando, se per la fauna è facile muoversi, nuotare o volare, le piante rimangono radicate (letteralmente) a terra a causa della difficoltà di “spostare” i semi, e questo comporta una serie di spiacevoli inconvenienti.

La prima cosa che c’è da analizzare è che il motivo per cui le piante riescono a muoversi è legato agli animali: molti di quelli che mangiano semi sono gli stessi che poi, in un secondo momento, li depositeranno in altre zone. Lo spostamento di tali animali, se in prima battuta potrebbe aiutare le piante a muoversi, nel caso di migrazioni perenni (o definitive) renderebbero la pianta ancorata all’habitat originale.

Il cambiamento climatico sta rendendo difficile la colonizzazione delle piante con i semi

Uno studio rivelerebbe che una serie di cause, dal cambiamento climatico alla deforestazione, starebbe limitando del 60% la capacità delle piante di depositare semi. Lo studio portato avanti da Evan Fricke, ecologista alla Rice University e co-autore di tale ricerca, punterebbe a capire cosa comporta all’ecosistema la perdita della biodiversità.

piante semi

È facile dedurre che la deforestazione, come quella avvenuta nella Foresta Atlantica in Brasile, abbia limitato la presenza di uccelli e quindi la possibilità degli alberi di “muovere” i loro semi, ma rimane ancora ignota la conseguenza sul lungo periodo e in larga scala, analizzando cosa succede a causa di tutto questo nel resto del mondo.

Il paragone della ricerca mette a confronto la presenza odierna di alcune piante e la loro presenza teorica (dove sarebbero se non ci fossero stati alcuni avvenimenti dovuti dall’uomo e dal riscaldamento globale?), e dimostra come la perdita di biodiversità e il cambiamento climatico siano i due principali problemi per la riduzione della capacità di dispersione dei semi delle piante.

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Pubblicato il
14 gen 2022
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