Manila (Filippine) – Per far felici i sovvenzionatori americani e accontentare l’opinione pubblica mondiale i procuratori di stato hanno rimestato nelle carte per settimane alla ricerca di una norma che potesse incastrare Reonel Ramones. Ma non ci sono riusciti. Ramones, considerato l’autore di LoveLetter, il più celebre virus della storia della rete, è libero come un fringuello perché le normative del suo paese non prevedono che si possa essere processati e condannati per diffusione di un virus informatico.
Il sospetto che le cose stessero così era già girato nelle scorse settimane, ma solo adesso i procuratori di Manila hanno ufficializzato che “per quanto riguarda Ramones, il caso è chiuso”.
Da parte sua, intanto, Ramones continua a protestare la propria innocenza e c’è chi ritiene che il vero colpevole della diffusione del virus sia il fratello della fidanzata di Ramones, Onel de Guzman. Pochi giorni dopo l’arresto di de Guzman, il suo avvocato spiegò che non si poteva escludere una involontaria diffusione di LoveLetter da parte del suo cliente.
Sia come sia, ciò che è certo è che quei 10 miliardi di dollari, calcolati come danni provocati dal virus, rimangono a carico delle aziende che li hanno subiti e delle loro assicurazioni.