L'India coperta dal WiMax in due anni

L'India coperta dal WiMax in due anni

Un ISP locale propone una soluzione contro il digital divide interno: oltre 6mila hotspot per assicurarsi un futuro da monopolisti e raggiungere le zone rurali
Un ISP locale propone una soluzione contro il digital divide interno: oltre 6mila hotspot per assicurarsi un futuro da monopolisti e raggiungere le zone rurali


New Delhi (India) – Una missione ardita: conquistare il frizzante mercato della grande India puntando al cielo. L’ISP DishNet, tra i più importanti del paese, ha deciso d’assaltare l’etere: tutti gli investimenti dell’azienda sono concentrati nella nuova tecnologia WiMax , che promette collegamenti ad alta velocità entro un raggio di numerosi chilometri : un singolo access point riesce a coprire un’area che può arrivare, pur con differenti qualità di servizio, anche a 30 km.

Collaborando a stretto contatto con Intel ed Alcatel , i vertici di DishNet sperimenteranno un sistema misto WiMax-Wi-Fi per creare una grande rete nazionale senza fili. Le maggiori città, equipaggiate localmente con hotspot Wi-Fi tradizionali, saranno connesse tra loro grazie a trasmissioni WiMax. In parole povere: DishNet punta a creare tante MAN (Metropolitan Area Network) senza fili, unite da gateway WiMax. La prima parte della strategia di DishNet prevede la collocazione di oltre 6mila hotspot in 180 città.

L’obiettivo è diventare il primo fornitore d’accesso senza fili di tutta l’India. “Ci aspettiamo di partire con almeno 200mila utenti, non appena i lavori saranno terminati”, ha rivelato ad alcuni quotidiani locali il vicepresidente di DishNet, Suri. Il governo indiano ammira soddisfatto le ambizioni dell’ISP. Grazie al supporto pubblico, DishNet potrà realizzare il sogno tanto desiderato dal paese, quarta potenza del continente asiatico: portare, finalmente, Internet nelle zone rurali . Un sogno condiviso da molti altri stati afflitti dal digital divide .

Ma per i cittadini indiani, spesso costretti a fare affidamento sulla telefonia mobile persino per le chiamate vocali, si apre una possibilità. Riuscirà DishNet ad arrivare là dove le linee tradizionali, antiquate e malridotte, hanno fallito? La sfida è iniziata.

Contando sulla lunga gittata delle stazioni base WiMax, l’India potrà avere gli strumenti adatti a portare la sterminata popolazione rurale, desiderosa di entrare nella Rete, finalmente online. A bassi costi e soprattutto ad alta velocità. I tecnici di DishNet sperano di poter ultimare i lavori entro un tempo limite di due anni ed assicurano, entro questa data, che anche le zone più remote dal subcontinente indiano potranno assaporare l’universo digitale.

Se vincente, l’idea dell’ISP indiano avrà sicuramente numerosi tentativi d’imitazione. E non solo nei paesi in via di sviluppo.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
5 mag 2005
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