LinkedIn Marketplaces, l'alternativa di Microsoft a Fiverr e Upwork?

Marketplaces: così LinkedIn sfida Fiverr e Upwork

Il social network professionale di Microsoft al lavoro per lanciare un servizio attraverso il quale assegnare incarichi a freelance e professionisti
Marketplaces: così LinkedIn sfida Fiverr e Upwork
Il social network professionale di Microsoft al lavoro per lanciare un servizio attraverso il quale assegnare incarichi a freelance e professionisti

Il team al lavoro su LinkedIn sembra aver messo in cantiere la sua prossima novità: prende il nome di Marketplaces e la migliore descrizione possibile è quella di una piattaforma con caratteristiche del tutto simili a quanto già oggi offrono alternative come Fiverr e Upwork. Permetterà di reclutare freelance e professionisti incaricandoli di compiti specifici e riconoscendo loro di conseguenza un compenso prestabilito.

LinkedIn Marketplaces: dove reclutare freelance

Microsoft, che controlla il social network (con 740 milioni di utenti a livello globale), sembra dunque aver messo definitivamente nel mirino le dinamiche che regolano la cosiddetta gig economy. Stando alla fonte dell’indiscrezione il debutto potrebbe avvenire già nel mese di settembre. Il focus sarà su attività come consulenza, marketing e scrittura, ma anche sviluppo e contabilità.

Un modello di business che si è rivelato vincente nel corso dell’ultimo periodo, in particolare dall’esplosione della crisi sanitaria in poi, tanto che gli utili di realtà come Fiverr e Upwork nel 2020 hanno fatto registrare una crescita a doppia cifra (fino al 37%) rispetto all’anno precedente. Da Microsoft e LinkedIn per il momento non sono giunte conferme ufficiali, ma la breve dichiarazione affidata dalla portavoce del social Suzi Owens alla redazione del sito The Information sembra andare in questa direzione.

In futuro introdurremo nuovi metodi per far sì che gli utenti possano condividere di più a proposito dei servizi che possono offrire direttamente attraverso il loro profilo LinkedIn.

È del tutto probabile che LinkedIn tratterrà una commissione sulle transazioni generate, in modo simile a quanto avviene sulle già citate piattaforme dello stesso tipo. Non è da escludere nemmeno l’ipotesi che per gestire lo spostamento del denaro il gruppo di Redmond possa introdurre un portafogli digitale dedicato, mettendo così un piede anche nel territorio Fintech.

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Pubblicato il
23 feb 2021
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