Con il rilascio dell’ultima versione stabile del kernel di Linux, la 2.6.17 , il Pinguino ha introdotto il supporto ufficiale al giovane processore multi-core UltraSPARC T1 di Sun , anche noto con il nome in codice Niagara .
Tra i maggiori fautori del supporto a Niagara vi è Dave Miller , che verso la fine di febbraio era già riuscito, con un kernel di test, a far avviare Linux su di un server basato sull’ultimo chip di Sun. In quell’occasione Miller spiegò che il lavoro del suo staff è stato semplificato dalla disponibilità delle specifiche del T1 sotto licenza GPL .
Per aggiungere il T1 ai processori pienamente supportati da Linux, gli sviluppatori hanno riscritto ampie porzioni del kernel per architettura SPARC64. Questo lavoro consente al celebre sistema operativo open source di sfruttare gli 8 “cuori” di Niagara, ciascuno dei quali capace di eseguire simultaneamente fino a 4 thread, e la sua tecnologia di virtualizzazione in hardware (hypervisor).
Sun sta seguendo da vicino il porting su Niagara di altri noti sistemi operativi open source, primo tra i quali FreeBSD, inoltre ha recentemente stretto una partnership con Canonical per fare di Ubuntu 6.06 LTS (Long Term Support) una delle prime distribuzioni Linux in grado di supportare T1 e girare sui server Sun Fire T1000 e T2000 .
“Poter disporre dei port di Linux o BSD per il processore UltraSPARC T1 espande enormemente il mercato dei sistemi SPARC, fornendo ai clienti più opportunità per avvantaggiarsi della nostra avanzata tecnologia multi-threading”, ha commentato il CEO di Sun, Jonathan Schwartz.