Lo speech IBM parla open source

Lo speech IBM parla open source

Per dare brio al mercato delle applicazioni vocali, e spingere l'industria verso standard aperti, IBM ha rilasciato sul canale open source alcuni dei suoi tool per il riconoscimento della voce
Per dare brio al mercato delle applicazioni vocali, e spingere l'industria verso standard aperti, IBM ha rilasciato sul canale open source alcuni dei suoi tool per il riconoscimento della voce


Armonk (USA) – IBM vuol dare una bella spinta al nascente mercato dei servizi basati sulle tecnologie di riconoscimento vocale, e per farlo intende percorrere una strada a lei ormai familiare: quella dell’open source.

Big Blue si appresta ad aprire il codice di alcune parti del proprio software di riconoscimento vocale e contribuire, così facendo, alla crescita di due progetti open source varati in seno ad Apache.org ed Eclipse.org .

Apache Foundation è interessata alla tecnologia di IBM per integrare nella propria piattaforma Web funzionalità per il riconoscimento di date, orari e nomi topografici (nazioni, città, vie, ecc.). Eclipse Technology Project, che si occupa dello sviluppo delle tecnologie alla base dell’omonima piattaforma di sviluppo, si avvarrà invece del software di Big Blue per avviare un nuovo progetto, denominato Voice Tools Project , il cui obiettivo è quello di aggiungere all’ambiente IDE di Eclipse gli strumenti necessari per creare applicazioni e Web service basati su standard come VoiceXML e SRGS (Speech Recognition Grammar Specification).

L’avvio di tali progetti significa, secondo alcuni analisti, che molto presto arriveranno sul mercato le prime soluzioni di riconoscimento vocale basate su standard e componenti aperti: tra queste applicazioni vi saranno, ad esempio, risponditori automatici interattivi capaci di guidare l’utente, attraverso il solo uso della voce, nell’effettuare transazioni bancarie, gestire mailbox, interrogare database o prenotare biglietti.

“Stiamo tentando di incoraggiare l’industria ad adottare standard aperti attorno cui creare un crescente numero di applicazioni vocali”, ha affermato A. Mills, senior vice president del Software Business di IBM. “Il nostro codice dovrebbe contribuire a creare il necessario ecosistema applicativo. Se ciò accadrà, siamo convinti che per IBM si spalancheranno molte nuove opportunità di business”.

In questo settore Big Blue deve fronteggiare un nuovo ed agguerrito concorrente: Microsoft .
Quest’ultima è infatti fortemente impegnata, soprattutto dopo il rilascio del proprio Speech Server 2004, a spingere lo sviluppo di applicazioni e servizi vocali basati sulla propria tecnologia MS.NET.

IBM ha calcolato che il valore complessivo del software per il riconoscimento vocale donato alla comunità open source ammonti a circa 10 milioni di dollari. Nel 2001 il colosso di Armonk varò il progetto Eclipse rilasciando una base di codice del valore stimato, all’epoca, di 40 milioni di dollari.

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Pubblicato il 14 set 2004
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