Nuova iniziativa di Anonymous, il collettivo di hacktivisti sempre al centro della scena quando si parla di sicurezza, hacking etico (e non solo), e argomenti correlati: questa volta l’organizzazione senza organizzazione ha distribuito nientemeno che il suo proprio “sistema operativo”, chiamato piuttosto prevedibilmente Anonymous-OS .
Com’è facile intuire, Anonymous OS è nient’altro che una distro Ubuntu con interfaccia utente MATE e personalizzata per obiettivi specifici dell’azione hacktivista spicciola, vale a dire hacking, cracking di password, simulazione di attacchi DDoS a siti Web e via elencando.
Evidentemente pensato per facilitare la diffusione del “germe hacktivista” tra utenti comuni e script-kiddie che vogliono giocare a fare gli hacker, Anonymous OS viene distribuito con la specifica avvertenza che si tratta di un tool realizzato “per scopi educativi” e che un suo uso improprio potrebbe portare lo smanettone della domenica dritto in prigione.
Ma il progetto Anonymous OS contiene un profilo di rischio ancora più inquietante , legato alla trasformazione del movimento in qualcosa di inafferrabile e refrattario dopo la capitolazione del gruppo di elite che reggeva le fila delle operazioni hacktiviste di più alto profilo.
Il nome Anonymous è già stato sfruttato dai cyber-criminali per diffondere il famigerato trojan Zeus , e il feed Twitter di AnonOps (la cosa che più si avvicina a un canale per le comunicazioni ufficiali del collettivo) ha prontamente definito il nuovo Ubuntu hacker-centirco “un fake ripieno di trojan”. Non esattamente un invito entusiastico ad avviare il download della distro.
Alfonso Maruccia