L'Ucraina toglie i cartelli e Google ferma Maps

L'Ucraina toglie i cartelli e Google ferma Maps

Google Maps interrompe in Ucraina il servizio che indica in automatico le aree più affollate, mentre prosegue il normale servizio di navigazione.
L'Ucraina toglie i cartelli e Google ferma Maps
Google Maps interrompe in Ucraina il servizio che indica in automatico le aree più affollate, mentre prosegue il normale servizio di navigazione.

In Ucraina i soldati hanno trovato uno metodo molto “smart” per mettere in confusione i soldati russi che invadono il territorio: rimuovere i cartelli stradali. Così facendo, infatti, si è riusciti a mandare fuori zona (e spesso a lasciare senza carburante, secondo alcune informazioni provenienti dall’area di Kiev) carri e mezzi dell’esercito russo, alleggerendo la pressione sulla capitale e contribuendo alla resistenza ucraina. Alla stregua di queste informazioni, al fine di aiutare la popolazione locale, anche Google Maps ha voluto a modo proprio contribuire.

Google avrebbe infatti disattivato sulle mappe il servizio che indica le aree più affollate. Questo consente di evitare la consegna al nemico (perché di nemico si tratta anche dal punto di vista di un gruppo statunitense come Google) di informazioni potenzialmente strategiche, trovando in modo gratuito e da remoto i luoghi in cui si nascondono i civili o dove si celano i gruppi della resistenza armata.

Maps, la navigazione continua

Google Maps, però, non ha interrotto i servizi di navigazione: consentono alla popolazione di capire quali strade possano essere bloccate per muoversi o fuggire all’interno del Paese. Già centinaia di migliaia di profughi, infatti, hanno varcato il confine polacco e molti di più potrebbero presto mettersi in viaggio (si stimano 7 milioni di civili potenzialmente in fuga entro le prossime settimane). Sui trattati di questa mattina non si ripongono grosse speranze di pace, ma si auspica almeno un cessate il fuoco che consenta di allentare la pressione su donne e bambini in cerca di cibo, medicinali o eventualmente una via di fuga. Le mappe di Google potranno tornare utili a tal fine.

Nel frattempo si segnalano in Ucraina nuove app dedicate per offrire e chiedere un passaggio verso il confine: la disponibilità di carburante razionato ed i molti chilometri da fare, infatti, obbligano le persone ad organizzarsi nei modi più avventurosi ed ottimizzare gli spazi concessi sui veicoli in movimento può offrire la salvezza ad un maggior numero di persone. Appresso ci si porta poche cose: una valigia, pochi effetti e lo smartphone.

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Fonte: Axios
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Pubblicato il
28 feb 2022
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