Roma – Madster, più noto con il precedente nome di Aimster, celebre servizio di file-sharing, ha escogitato una nuova mossa per respingere gli attacchi legali della major che vorrebbero farlo chiudere: chiedere la bancarotta.
L’ingresso in bancarotta, infatti, ha l’effetto di sospendere le denunce civili presentate dalle majors della RIAA (i discograficia americani) e della MPAA (gli studios di Hollywood).
La notizia della bancarotta l’ha data il presidente e fondatore di Madster, Johnny Deep, che ha spiegato di aver ottenuto dal tribunale la temporanea immunità contro le denunce. A sua volta Madster sostiene che le major utilizzano il tribunale per fare competizione sleale nei confronti dei sistemi alternativi di distribuzione e per aumentare il prezzo delle opere sulle quali detengono il copyright.
In ogni caso Deep ha assicurato che il tutto non influenzerà il funzionamento di Madster.
Il sito di Madster è disponibile qui .