Mamma, mi si è spento il Klout

Mamma, mi si è spento il Klout

C'era una volta Klout, un indice che prometteva di misurare il tasso di notorietà ed influenza sul Web: un ricordo che si spegnerà definitivamente il 25 maggio.
C'era una volta Klout, un indice che prometteva di misurare il tasso di notorietà ed influenza sul Web: un ricordo che si spegnerà definitivamente il 25 maggio.

Il 25 maggio 2018, mentre mezza Italia starà verificando la propria aderenza alle prescrizioni del GDPR in occasione della sua entrata in vigore, dall’altra parte del mondo qualcuno toglierà la spina ad uno dei progetti che nel nostro paese fece invece parlare molti anni fa. Il suo nome è Klout e il 25 maggio prossimo sarà il suo ultimo giorno online.

A quanto sta il tuo Klout? Il mio Klout è migliorato. Scopri come migliorare il tuo Klout. Scopri il tuo Klout! Frasi come queste suonano dolci alle orecchie dei nostalgici di un Web che non c’è più, spazzato via dall’ondata dei social network, ondata di cui forse Klout è stato in qualche modo anche antesignano. Klout, infatti, ha provato a modo suo a cavalcare una pulsione che si andava manifestando con sempre maggior intensità: le persone portavano sempre più dati online, davano sempre maggior importanza al proprio posizionamento ed alle proprie relazioni , fino ad iniziare a solleticare l’idea per cui tale pratica dovesse iniziare a farsi strutturale e strategica. Col senno del poi, quella che appariva come una boutade a cui non pochi diedero comunque importanza – sebbene oggi siano tutti sicuramente pronti a negare -, appare oggi come uno strumento di una ingenuità imbarazzante. Con sommo realismo va invece detto che Klout fu per molti il modo di spacciarsi come influencer di un Web che iniziava a scalare verso una nuova dimensione quantitativa e qualitativa, un termometro con cui “dimostrare” di “valere” in un ecosistema tanto frizzante quanto disordinato e di difficile lettura.

Klout come misura della propria influenza sul Web : era un valore numerico, una sorta di voto in grado di misurare la propria capacità (di cosa, non è mai stato realmente chiaro) grazie al monitoraggio di alcuni parametri considerati fondamentali. Avere molti amici, raccogliere molte interazioni, collezionare segnalazioni, attivare una cerchia importante attorno a sé: se questi erano gli indizi da seminare per poter far crescere il proprio “Klout Score”, il numero conclusivo era il premio che il giochino offriva per potersi vantare del lavoro compiuto. Nessuna scientificità in tutto ciò, né alcuna credibilità, ma poco importa: quando una piccola cerchia di utenti crede in un meccanismo, il meccanismo assume valore per il solo fatto di aver raccolto attenzione attorno a sé. Forse ad avere più “Klout” di tutti era insomma proprio Klout.

Ed ora è tutto finito. Il gioco finisce il 25 maggio , giorno in cui la Lithium Technologies (oggi proprietaria del marchio) chiuderà i rubinetti ad un progetto diventato completamente arcaico, estraneo ad ogni logica di business, insostenibile in prospettiva e simbolo di un mondo online di cui oggi rimangono poche tracce: Klout nasceva nel 2008, nel 2014 passava per l’ultima volta di mano e nel 2018 appare già come figlio di un’epoca chiusa e messa in archivio.

Un apposito annuncio è stato pubblicato sul sito ufficiale della community Lithium. La spiegazione aggiunge poco alla storia di Klout, chiuso sotto il peso degli anni e dell’incapacità di sostenere il peso dello stretto giro di influenza che aveva raccolto nei suoi anni ruggenti.

Rimane tuttavia ancora qualche giorno, per un’ultima spolverata al proprio istinto narciso, per un’ultimo sguardo curioso, per un’ultima sbirciatina laddove splende il nostro Klout. Basta accedere al sito ufficiale , inserire i propri riferimenti online o leggere il valore che il sistema sta misurando fin dal giorno della prima iscrizione. Sapete cosa rappresenta quel numerino di fianco al proprio avatar? Il nulla più assoluto: altro non è se non la gamification simpatica e narcisista di un Web che, invece di misurare le relazioni sulla base delle persone, iniziava a cedere alla misurazione delle persone sulla base delle relazioni.

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Pubblicato il 11 mag 2018
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