Meta sta migliorando le Community Notes, il sistema che permette agli utenti di segnalare fake news e contenuti dubbi su Facebook, Instagram e Threads. La novità è che ora arriva un avviso quando si mette like o si commenta sotto un post che ha già ricevuto segnalazioni da parte della community. In questo modo le correzioni non restano nascoste in fondo al post. Per ora è solo un test, ma l’obiettivo è chiaro: far girare meno bufale.
Meta aggiorna le Community Notes, ora si riceve un avviso quando un post viene corretto (chiunque può suggerire la correzione e votarla!)
Non servono titoli accademici né badge ufficiali. Ora chiunque può proporre una Community Note o valutarne l’utilità. Il meccanismo si basa sul consenso tra utenti con opinioni diverse, per evitare distorsioni ideologiche. Solo le note che ottengono approvazione trasversale vengono pubblicate, un principio che mira a garantire equilibrio, ma che rallenta il processo.
Guy Rosen, Chief Information Security Officer di Meta, ha rivelato che su oltre 15.000 note scritte da 70.000 collaboratori, solo il 6% è stato approvato e reso visibile. Un dato che solleva dubbi sulla reale efficacia del sistema, soprattutto in un contesto come quello americano, dove la disinformazione corre veloce e raggiunge milioni di utenti in pochissimi minuti.
We’re testing new Community Notes features at Meta:
Anyone can now request a note or rate if a note is helpful
– Users get notified when posts they’ve interacted with receive a Community Note
– 70,000+ contributors have written 15,000+ notes (6% published).
Learn more or join:… pic.twitter.com/WCQC3CMnbe— Guy Rosen (@guyro) September 10, 2025
I limiti: Reel di Instagram e Gruppi di Facebook restano zone grigie
Non tutti però sono convinti che questo sistema funzioni proprio benissimo. Il Center for Democracy and Technology ha fatto notare alcuni problemi concreti. Le Community Notes funzionano poco sui Reel e nei gruppi privati di Facebook, praticamente dove circola più disinformazione. Peggio ancora, uno studio dice che 7 correzioni su 10 sui contenuti elettorali non le ha mai viste nessuno. La richiesta è semplice: Meta deve mostrare (e dimostrare) quante persone vedono davvero queste correzioni.