Meta, anche in Italia stop a immagini intime di minori con Take it Down

Meta, anche in Italia stop a immagini intime di minori con Take it Down

Meta apre anche all'Italia la piattaforma che consente di fermare con un hash la condivisione di video intimi su Facebook e Instagram.
Meta, anche in Italia stop a immagini intime di minori con Take it Down
Meta apre anche all'Italia la piattaforma che consente di fermare con un hash la condivisione di video intimi su Facebook e Instagram.

In occasione del Safer Internet Day, Meta ha annunciato di aver aperto anche alla lingua italiana la piattaforma “Take it down” già avviata inizialmente in lingua inglese. Si tratta di un servizio, sviluppato in collaborazione con il National Center for Missing & Exploited Children (NCMEC), per fornire ai social del gruppo un’arma contro la diffusione di immagini intime di minori.

Take it down

La condivisione online di immagini personali intime può essere un’esperienza traumatica, soprattutto per gli adolescenti“, spiega Meta: “La sensazione può essere ancora peggiore quando qualcuno minaccia di condividerle se non gli si concedono altre foto, contatti sessuali o denaro – reato noto come sextortion“. Il servizio “Take it down”, che consente di affossare la condivisione di queste immagini rendendo più complesso il proseguimento delle catene di rilancio, è un’azione dal duplice valore: da una parte è un’arma nelle mani degli utenti, i quali potranno finalmente avere più potere per salvaguardare sé stessi, e dall’altra è una concretizzazione della presa di coscienza da parte dei social network della loro fondamentale responsabilità in tal senso.

Aprendo “Take it down” alla lingua italiana, Meta consente soprattutto ai più giovani di poter difendere la propria immagine ed ai genitori di tutelare i propri figli.

Come funziona

Nel caso in cui si venga a sapere che immagini intime siano state condivise in modo indesiderato, sarà sufficiente fornire a Meta le istruzioni per poter fermare tali scatti fotografici o video. Per ottenere ciò non serve inviare a Meta il video stesso (aspetto che potrebbe aprire a meccanismi di vergogna ed a resistenze che fanno guadagnare tempo alle dinamiche di condivisione compulsiva), ma soltanto il suo “hash”. ossia l’impronta digitale del contenuto. In pratica si crea un codice univoco identificativa del video o della foto attraverso l’apposita piattaforma TakeItDown.NCMEC.org e quindi si invia l’hash al NCMEC per consentire a Facebook e Instagram di fermare il contenuto in questione. L’immagine non lascerà mai il dispositivo dell’utente, insomma, ma il servizio potrà ricrearne un’impronta affidabile che sarà confrontata volta per volta con il materiale in condivisione.

Su questi temi c’è inevitabile allineamento tra gli interessi degli utenti, dei genitori dei minorenni ed aziende come Meta: per tutti è importante che si venga a creare un ambiente sano di condivisione dove poter dialogare, discutere, creare empatia e dove gli aspetti pruriginosi, intimi o di vergogna non possano trovare spazio. La nascita di strumenti come Take it Down debbono pertanto trovare massima comunicazione, affinché tutti sappiano come reagire prontamente in caso di problemi.

Gli aggiornamenti di oggi fanno parte del nostro costante lavoro per dare ai giovani gli strumenti di cui hanno bisogno qualora qualcuno condividesse, o minacciasse di condividere, le loro immagini intime. Da tempo mostriamo avvisi di sicurezza agli adolescenti quando messaggiano con qualcuno che ha avuto un comportamento sospetto su Instagram. Questi avvisi invitano gli adolescenti a essere prudenti, li incoraggiano a segnalare qualsiasi account che minacci di condividere le loro immagini private e ricordano loro che possono dire di no a qualsiasi cosa li faccia sentire a disagio. Inoltre, indirizziamo gli adolescenti a Take It Down in momenti specifici su Facebook e Instagram, come ad esempio quando segnalano qualcuno che ha condiviso le loro immagini private, contenuti di nudo o di sfruttamento sessuale.

La consapevolezza all’uso dei social network è qualcosa che deve in ogni caso venire prima e a prescindere da ciò che i social mettono a disposizione per le emergenze. In questo il ruolo dei genitori resta fondamentale, affinché i minori imparino ad usare al meglio questi strumenti sia per tutelare sé stessi, sia nel rispetto degli altri. Tale consapevolezza deve ormai far parte dello stare al mondo, poiché è questa la realtà in cui i nativi digitali nascono e crescono: saper gestire al meglio strumenti tanto potenti è un requisito fondamentale per poter crescere in modo sano ed esprimendo al meglio il proprio potenziale creativo, espressivo ed identitario.

Fonte: Facebook
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Pubblicato il
6 feb 2024
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