Meta presenta Tiramisu: il visore VR che sfida la realtà

Meta presenta Tiramisu: il visore VR che sfida la realtà

Meta presenta Tiramisu, un prototipo di visore iperrealistico, con luminosità 14 volte superiore e risoluzione 3,6 volte migliore del Quest 3.
Meta presenta Tiramisu: il visore VR che sfida la realtà
Meta presenta Tiramisu, un prototipo di visore iperrealistico, con luminosità 14 volte superiore e risoluzione 3,6 volte migliore del Quest 3.

Un visore VR talmente realistico che il cervello non capisce più la differenza tra la realtà e la finzione. Meta ha presentato Tiramisu, un prototipo che potrebbe finalmente raggiungere quello che chiamano “Visual Turing Test“. In pratica, il momento in cui si indossa il visore e si dimentica di averlo addosso.

Meta svela i nuovi visori incredibili Tiramisu e Boba 3

Il nome Tiramisu non è casuale. Come il dolce italiano più famoso al mondo, questo visore è stratificato con ingredienti che insieme creano qualcosa di straordinario. Il team OPALS (Optics, Photonics and Light Systems) di Meta Reality Labs ha combinato tre elementi: contrasto triplicato, luminosità 14 volte superiore e risoluzione angolare 3,6 volte migliore rispetto al Quest 3. I numeri sono impressionanti: 1.400 nit di luminosità massima e 90 pixel per grado di risoluzione angolare.

La nostra missione per questo progetto era fornire la migliore qualità d’immagine possibile, spiega Xuan Wang, ricercatore ottico di OPALS. Ma la perfezione ha un costo: Tiramisu offre un campo visivo limitato di soli 33×33 gradi, una finestra minuscola rispetto ai 110 gradi orizzontali del Quest 3.

È come guardare il mondo attraverso un tubo: quello che si vede è incredibilmente nitido e realistico, ma si perde completamente la visione periferica. E poi c’è il fattore forma. Tiramisu è un mostro tecnologico che sembra uscito da un laboratorio di ricerca, non certo qualcosa che si indosserebbe per una serata di gaming.

Mentre Tiramisu punta sulla qualità assoluta, i prototipi Boba 3 giocano la carta opposta: campo visivo ultra-ampio che abbraccia la visione periferica naturale. Questi visori per realtà mista e virtuale promettono di eliminare quella sensazione di “guardare attraverso gli occhiali da sub” che caratterizza la VR attuale.

Il Visual Turing Test: la sfida impossibile

L’obiettivo del team OPALS è creare un’esperienza VR indistinguibile dal mondo reale. È quella che in informatica si chiama Visual Turing Test, dal famoso test di Alan Turing per l’intelligenza artificiale: se non riuscite a distinguere una cosa dall’originale, allora quella cosa ha raggiunto la perfezione.

Nel caso della VR, significa creare immagini così convincenti che il cervello smette di ricordarsi che si sta indossando un visore. È il momento in cui la tecnologia sparisce e rimane solo l’esperienza.

La vetrina di SIGGRAPH 2025 di Vancouver

Tutti e tre i prototipi saranno esposti la prossima settimana alla SIGGRAPH 2025 di Vancouver, la conferenza più prestigiosa al mondo per computer graphics e tecniche interattive. I visitatori potranno provare con le proprie mani tutti i dispositivi. È raro che Meta mostri pubblicamente prototipi così avanzati, segno che l’azienda è particolarmente orgogliosa di questi risultati.

Fonte: Meta
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Pubblicato il
8 ago 2025
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