Quale metaverso? Il focus di Meta ora è sull'AI

Quale metaverso? Il focus di Meta ora è sull'AI

Taglio di budget per Reality Labs e per i progetti di Meta legati al metaverso: Mark Zuckerberg fa all-in sull'intelligenza artificiale.
Quale metaverso? Il focus di Meta ora è sull'AI
Taglio di budget per Reality Labs e per i progetti di Meta legati al metaverso: Mark Zuckerberg fa all-in sull'intelligenza artificiale.

Mark Zuckerberg ha creduto a tal punto nel metaverso da arrivare a ribattezzare la sua creatura Facebook in Meta, anche per svecchiare l’immagine di un’azienda allora macchiata da questioni poco simpatiche inerenti alla privacy. Con la fine della pandemia e il ritorno alla normalità, però, l’interesse nei confronti dei mondi virtuali si è fisiologicamente affievolito e con esso le potenzialità di una tecnologia che avrebbe dovuto assorbirci tutti, sul lavoro e nel tempo libero.

Il metaverso si è sgonfiato e Meta lo sa

E così, durante una riunione con gli altri vertici del gruppo alle Hawaii andata in scena il mese scorso, il CEO avrebbe ordinato di tagliare fino al 30% il budget della divisione Reality Labs che ha in carico l’iniziativa. Ci saranno conseguenze dirette anche sul personale. Tradotto: nuovi round di licenziamenti, forse già da gennaio. Lo ha riportato Bloomberg, citando fonti a conoscenza del piano, ma rimaste anonime per ovvie ragioni.

Le informazioni trapelate fanno riferimento a perdite per oltre 70 miliardi di dollari dal 2021 a oggi. Lo stesso Zuckerberg, da tempo, non parla più di metaverso in pubblico e lo fa il meno possibile durante gli incontri con gli investitori. In passato, in un’email ha paragonato il business a un secchio che perde acqua.

Scoppiata una bolla, se ne fa un’altra

Dove saranno destinate le risorse così risparmiate? Ovviamente, all’ambito dell’intelligenza artificiale, la nuova miniera d’oro su cui si sono avventate le Big Tech e dove già l’azienda è protagonista con prodotti come Meta AI, i modelli Llama e gli occhiali smart di ultima generazione.

Lì potrebbe però trovare un’altra bolla. Non lo sosteniamo noi, ma il numero uno di Google, che ritiene inevitabile un assestamento del mercato dopo la straordinaria iniezione di fondi registrata nel corso ultimi anni, complice un’adozione su larga scala di servizi come ChatGPT.

Fonte: Bloomberg
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Pubblicato il
5 dic 2025
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