Metti Alan Turing nelle molecole di DNA

Metti Alan Turing nelle molecole di DNA

Ricercatori californiani e israeliani sostengono di aver realizzato il primo "computer biologico" del mondo, tutto compreso in una soluzione di molecole di DNA ed enzimi
Ricercatori californiani e israeliani sostengono di aver realizzato il primo "computer biologico" del mondo, tutto compreso in una soluzione di molecole di DNA ed enzimi

A pochi mesi dalla celebrazione del centenario della nascita del padre dell’informatica moderna Alan Turing (23 giugno 2012), un team di ricercatori californiani annuncia la realizzazione di quello che loro definiscono il primo “computer biologico” al mondo.

I ricercatori dello Scripps Research Institute californiano e del Technion israeliano dicono di essersi appunto ispirati agli stessi dettami fondamentali del computing stabiliti dal matematico inglese parecchie decadi fa, ma di averli “sintetizzati” in provetta con componenti esclusivamente biologiche.

Il loro “computer” è in realtà una soluzione contenente molecole-computazionali di DNA, enzimi e adenosina trifosfato (ATP) come molecole-carburante per alimentare le reazioni biologiche: variando il tipo di molecole DNA e di enzimi nella soluzione, gli scienziati sono riusciti a decifrare (in maniera separata) immagini fluorescenti del logo dei rispettivi istituti di ricerca.

In realtà non è certo la prima volta che le molecole genetiche vengono impiegate in scenari di computing digitale, il leader della ricerca Ehud Keinan dice che in passato il DNA è già stato usato per cifrare informazioni digitali, ma questa sarebbe la prima volta in cui la “macchina” genetica degli esseri umani viene impiegata per decifrare le informazioni.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 10 feb 2012
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