Marina Abramović bersaglio dei complottisti, Microsoft batte in ritirata

Microsoft: Marina Abramović e il caso The Life

Il video che presenta la performance della Abramović viene preso di mira dai sostenitori delle teorie del complotto e Microsoft sceglie di eliminarlo.
Microsoft: Marina Abramović e il caso The Life
Il video che presenta la performance della Abramović viene preso di mira dai sostenitori delle teorie del complotto e Microsoft sceglie di eliminarlo.

Nel febbraio dello scorso anno Marina Abramović e Microsoft hanno collaborato con Todd Eckert presso la Serpentine Gallery di Londra alla creazione di The Life, una performance della durata pari a 19 minuti realizzata attraverso una tecnologia di cattura volumetrica e pensata per la fruizione in modalità Mixed Reality tramite il visore HoloLens. Una copia digitale dell’opera è stata messa in vendita all’asta da Christie’s.

Il complotto sulla Abramović e la mossa di Microsoft

Senza entrare nel merito delle valutazioni prettamente artistiche, in questi giorni ha catturato l’attenzione il fatto che il gruppo di Redmond abbia scelto di eliminare dal proprio account YouTube il video promozionale dell’iniziativa (che rimane però visibile sul profilo di Christie’s, come allegato di seguito). Il motivo è da ricercare nel fatto che in molti, troppi, si sono scagliati contro il filmato e di conseguenza contro i diretti interessati facendo appello a una teoria del complotto che vorrebbe la Abramović legata a sette sataniche e pratiche di magia nera. Riportiamo qui sotto in forma tradotta i due primi commenti messi in evidenza tra quelli associati alla clip che in cinque mesi ha raccolto 136 like e 2.521 dislike.

Sembra sia pronta per sacrificare qualche bambino a Moloch.

Oh, quindi ora Microsoft si associa e promuove noti satanisti? Wow!

Sollecitata per un commento sulla decisione, l’azienda ha risposto al New York Times con una breve dichiarazione: “Riconosciamo che la nostra associazione con questo progetto ha svolto il ruolo di catalizzatore per gli attacchi online”. Microsoft non nasconde che una tale reazione della community online non era prevista o comunque è andata ben oltre quanto atteso, lasciando così però intendere che se presa di mira in modo vigoroso è disposta a battere in ritirata anche quando le accuse mosse non hanno alcunché di fondato come in questo caso.

Fonte: ZDNet
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Pubblicato il
22 apr 2020
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