Microsoft separa Teams da Office per evitare sanzioni?

Microsoft separa Teams da Office per evitare sanzioni?

Microsoft avrebbe deciso di separare Teams da Office per evitare sanzioni dalla Commissione europea, in seguito alla denuncia presentata da Slack.
Microsoft separa Teams da Office per evitare sanzioni?
Microsoft avrebbe deciso di separare Teams da Office per evitare sanzioni dalla Commissione europea, in seguito alla denuncia presentata da Slack.

Secondo le fonti del Financial Times, Microsoft avrebbe deciso di separare Teams da Office per evitare l’avvio di un’indagine antitrust e una possibile sanzione dalla Commissione europea. Gli utenti non saranno quindi forzati ad installare il popolare software per le videoconferenze. Tutto è nato dalla denuncia presentata da Slack nel 2020.

Teams diventa un’applicazione standalone?

Slack ha presentato una denuncia per evidenziare lo “stretto legame” tra Teams e Microsoft 365 (all’epoca Office 365). In pratica, l’azienda di Redmond avrebbe abusato della sua posizione dominante nel mercato per integrare Teams nella suite di produttività, danneggiando i concorrenti.

L’azienda californiana aveva chiesto che Microsoft venda Teams separatamente dalla suite di produttività. A fine gennaio era trapelata l’indiscrezione sull’imminente invio della comunicazione degli addebiti da parte della Commissione europea, ma ciò non è avvenuto. Le fonti del Financial Times affermano che l’indagine formale non verrà avviata se Microsoft consentirà di acquistare una versione di Office 365 (oggi Microsoft 365) senza Teams.

Un portavoce di Microsoft ha dichiarato:

Siamo consapevoli delle nostre responsabilità nell’UE in quanto grande azienda tecnologica. Continuiamo ad impegnarci in modo cooperativo con la Commissione nelle sue indagini e siamo aperti a soluzioni pragmatiche che rispondano alle sue preoccupazioni e servano bene i clienti.

Un simile caso è quello relativo all’integrazione di Internet Explorer in Windows. L’azienda di Redmond aveva promesso di offrire la scelta del browser agli utenti nel 2009. La promessa non è stata mantenuta, quindi la Commissione europea ha inflitto una multa di 531 milioni di euro nel 2013.

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Pubblicato il
25 apr 2023
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