Per Microsoft servono 10 anni per l'intelligenza artificiale generale

Per Microsoft servono 10 anni per l'intelligenza artificiale generale

Secondo il CEO di Microsoft AI, Mustafa Suleyman, lo sviluppo dell'AGI richiederà più tempo rispetto alle previsioni di Sam Altman di OpenAI.
Per Microsoft servono 10 anni per l'intelligenza artificiale generale
Secondo il CEO di Microsoft AI, Mustafa Suleyman, lo sviluppo dell'AGI richiederà più tempo rispetto alle previsioni di Sam Altman di OpenAI.

L’intelligenza artificiale generale, o AGI, è il Santo Graal dell’AI. Ma quanto siamo vicini a raggiungerla? E soprattutto, cosa serve per arrivarci? Su questi temi, due pezzi da novanta come Mustafa Suleyman, capo di Microsoft AI, e Sam Altman, CEO di OpenAI, hanno opinioni divergenti.

Microsoft e OpenAI in disaccordo sull’intelligenza artificiale generale

In un recente AMA su Reddit, Altman si è detto convinto che l’intelligenza artificiale generale sia possibile con l’hardware di cui disponiamo oggi. Una visione che Suleyman non condivide appieno. Intervistato da Nilay Patel nell’ultimo episodio del podcast Decoder, il capo dell’AI di Microsoft ha definito l’AGIplausibile“, ma ha suggerito che potrebbe volerci più tempo del previsto per raggiungerla. Forse addirittura 10 anni.

Insomma, per Suleyman fare dichiarazioni categoriche sull’arrivo imminente dell’AGI è prematuro. “L’incertezza su questo tema è talmente alta che qualsiasi affermazione del genere mi sembra semplicemente infondata ed esagerata“, ha chiosato.

AGI e singolarità: attenzione a non fare confusione

Un altro punto su cui Suleyman ha voluto fare chiarezza è la differenza tra AGI e “singolarità“. Spesso questi due termini sono usati come sinonimi, esprimono in realtà concetti diversi.

Per “singolarità“, s’intende quell’intelligenza artificiale che migliora sé stessa così rapidamente da superare l’intelligenza umana. L’AGI invece è un sistema flessibile in grado di imparare ed eseguire bene vari compiti, ma senza raggiungere livelli sovrumani. È come quel collega brillante che però non è Einstein…

Per Suleyman insomma è una cosa immaginare un’AI capace di svolgere la maggior parte dei lavori cognitivi al nostro posto nei prossimi anni. Un’altra è fantasticare su una super-intelligenza artificiale che surclassi l’uomo in tutto e per tutto.

Suleyman: “Concentriamoci sulle specifiche capacità dell’AI

Ecco perché, secondo il capo dell’AI di Microsoft, bisognerebbe evitare di usare termini come “singolarità” o “super-intelligenza artificiale” quando si parla di AGI. Questi termini tendono a generare aspettative e preoccupazioni eccessive.

Quello che dovrebbe importarci davvero, spiega, è costruire sistemi AI che siano utili per l’uomo, che lavorino al suo fianco e dalla sua parte. L’obiettivo principale dovrebbe essere creare intelligenze artificiali responsabili e a beneficio dell’umanità, non inseguire in astratto il mito della “super intelligenza”.

Insomma, mentre Altman sembra guardare all’AGI come a un traguardo ormai a portata di mano, Suleyman invita alla cautela e a concentrarsi sulle applicazioni pratiche dell’AI.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
9 dic 2024
Link copiato negli appunti