Minimum Corporate Tax: così sarà la Web Tax

Minimum Corporate Tax: così sarà la Web Tax

Janet Yellen, a capo del Tesoro USA, ha proposto una Minimum Corporate Tax internazionale che riequilibri la tassazione per le grandi multinazionali.
Minimum Corporate Tax: così sarà la Web Tax
Janet Yellen, a capo del Tesoro USA, ha proposto una Minimum Corporate Tax internazionale che riequilibri la tassazione per le grandi multinazionali.

La chiamavamo Web Tax, è diventata Digital Tax, ora prende le sembianze di una “Minimum Corporate Tax” dietro la firma della ministra del Tesoro USA, Janet Yellen. Un progetto che poteva nascere nel seno dell’OCSE (dove però da troppo tempo se ne parla senza mai proseguire), ora sembra spostare il proprio baricentro presso il G20, peraltro in questo momento a guida italiana.

Minimum Corporate Tax

La proposta Yellen è chiara: “Vogliamo lavorare con i Paesi del G20 per arrivare ad un accordo su una tassa minima globale che possa fermare la corsa al ribasso“. Per “corsa al ribasso” si intende quella competizione scatenatasi a livello globale per abbassare la tassazione delle multinazionali al fine di attirare investimenti nei propri Paesi, a danno della collettività e soprattutto dei Paesi avanzati.

Una Minimum Corporate Tax potrebbe ridurre l’appetibilità dei paradisi fiscali ed aumentare il gettito fiscale in Occidente, sancendo così una pace fiscale tra i grandi gruppi e le grandi nazioni per una convivenza fatta di meno tensioni: era ormai chiaro a tutti come l’attuale sistema elusivo non poteva più reggere al cospetto di tempi in cui gli Stati hanno assoluta necessità di investire per il rilancio post-pandemia e per lo sviluppo di grandi infrastrutture.

Per anni la Web Tax è stata il desiderio di un’Europa divisa e mai coesa nell’avanzare un documento univoco: ora sono paradossalmente gli Stati Uniti a volere medesimo intervento, il che apre una finestra di opportunità di importanza cruciale. Mario Draghi, forte della guida italiana del G20, lo ha detto chiaro e tondo: il nostro Paese farà di tutto per arrivare ad una soluzione.

Se serviva una benedizione alla proposta, è arrivata nella notte ed è di quelle che pesano: Jeff Bezos, attualmente il più ricco del mondo secondo la nuova classifica Forbes, ha espresso il proprio appoggio circa la “corporate tax” che Biden intende imporre negli Stati Uniti, elevando di 7 punti percentuali l’attuale aliquota.

Tra le righe si legge il supporto da parte di Bezos alle intenzioni di investimento di Biden e si dice pronto a fare la propria parte. Tirarsi indietro sul fronte internazionale sarebbe a questo punto complesso, il che potrebbe dunque valere come un tacito endorsement anche per la Minimum Corporate Tax della Yellen. Se ne parlerà nelle prossime ore e sarà probabilmente lo stesso Mario Draghi a riportare in Italia i passi avanti eventualmente compiuti.

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Pubblicato il
7 apr 2021
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