Non è stato sufficiente, da parte di TRE , respingere le accuse di diffusione indiscriminata di contenuti pornografici. L’operatore ora è stato denunciato alla procura di Roma da un utente che avrebbe ricevuto MMS gratuiti dal contenuto osé.
Fonti giudiziarie riportate da Reuters riferiscono infatti di un denuncia, partita dal signor Marco M., assistito dall’avvocato Antonio Iezzi, in cui l’utente spiega la propria vicenda: acquistato nel novembre 2005 un videofonino da regalare alla figlia minorenne (dieci anni di età), M. si è accorto della disponibilità del servizio “Adesso 3”, per ricevere MMS informativi e di intrattenimento. Tra i mesi di marzo e maggio, nonostante varie diffide, sul videofonino avrebbe ricevuto svariati MMS, apparentemente normali, ma con contenuto vietato ai minori in quanto legati ad un gioco di carattere erotico, “Sx files”.
Un fascicolo su denunce analoghe è stato aperto anche presso la procura di Milano. Le proporzioni della questione si sono accresciute in seguito alle segnalazioni inoltrate da Adusbef e dalla trasmissione televisiva Report , secondo i quali nel “mare magnum” di servizi offerti dal portale di TRE esistono contenuti scaricabili dagli utenti sul proprio videofonino – ad un costo che consente anche di ricaricare il credito dell’autore – con immagini vietate ai minori e il cui codice di accesso non sarebbe esattamente “impenetrabile”.
TRE, sulla vicenda, ha già dichiarato di voler chiarire la propria posizione chiedendo audizione al Consiglio Nazionale Utenti e alla Commissione per l’assetto radio-televisivo, che fa capo al Ministero delle Comunicazioni . Ma ha anche specificato a Punto Informatico di non avere ancora alcuna notizia o notifica dell’esposto di M. e quindi di non essere in grado allo stato di commentare la vicenda né di confermare l’esistenza della denuncia stessa. Infine, specifica TRE, l’utente riceve MMS solo dopo averlo espressamente chiesto.
D.B.