Molestata via PS3

Molestata via PS3

Una gamer è stata oggetto di eccessive attenzioni da parte di un avatar di Home, il mondo fittizio della console Sony. Il suo coinquilino si è rivolto al forum ufficiale, chiedendo l'istituzione di una prigione virtuale
Una gamer è stata oggetto di eccessive attenzioni da parte di un avatar di Home, il mondo fittizio della console Sony. Il suo coinquilino si è rivolto al forum ufficiale, chiedendo l'istituzione di una prigione virtuale

È passato ormai più di un anno da quando PlayStation 3 ha aperto le porte della sua Casa , il social network dove i follower della console di Sony possono radunarsi e far interagire tra loro i propri avatar. Un mondo virtuale chiamato Home, nel quale non sempre i rapporti tra i gamer si sono rivelati così idilliaci. Specie in caso di molestie sessuali da realtà fittizia .

Sembra che una giocatrice non meglio identificata abbia abbandonato per sempre il reame social di Home, dopo essere stata oggetto di attenzioni eccessive da parte di un altro non meglio identificato gamer di PS3. In particolare , i loro rispettivi avatar avrebbero sperimentato un vero e proprio incontro ravvicinato. Del tipo bacino di lui eccessivamente vicino al fondoschiena di lei.

Pare che queste non troppo piacevoli comunicazioni gestuali tra avatar siano state ripetute nel corso del tempo, sempre rinchiuse all’interno di Home. La ragazza (reale) avrebbe più volte ammonito il gamer-molestatore, minacciandolo di ricorrere alle più alte cariche del mondo di PS3. Lui avrebbe continuato a deriderla, ma soprattutto a cercare una chimica improbabile con il suo avatar.

Spazientito, quello che si è presentato sul forum ufficiale di Home come il coinquilino della ragazza ha deciso di denunciare il fatto, avanzando anche alcune proposte in vista di una severa punizione. Da introdurre – secondo il post sul forum – una sorta di sistema “one strike”, ovvero un’ immediata disconnessione del molestatore dal mondo virtuale. Da qui, l’impossibilità di entrare nelle aree di Home vissute dall’avatar della ragazza.

Il ragazzo ha lavorato certo di fantasia, quando ha proposto allo staff di Home di introdurre una prigione virtuale , dove rinchiudere tutti i molestatori, spogliandoli di ogni avere immateriale. In più, secondo l’utente, dovrebbe essere introdotto un mini-game interno a Home: le vittime di molestie sparerebbero ai loro assalitori con un fucile automatico caricato a pomodori.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
21 gen 2010
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