MPEG: anche la Cina paghi le royalty

MPEG: anche la Cina paghi le royalty

Il Movie Picture Expert Group, insieme alle aziende che possiedono i brevetti sul DVD, preme sull'industria cinese affinché paghi le royalty sull'uso di tecnologie come MPEG2
Il Movie Picture Expert Group, insieme alle aziende che possiedono i brevetti sul DVD, preme sull'industria cinese affinché paghi le royalty sull'uso di tecnologie come MPEG2

Taipei (Taiwan) – In tempi di globalizzazione economica e normativa, anche l’industria cinese deve fare inevitabilmente i conti con i brevetti occidentali. Tra questi vi sono quelli posseduti dal Movie Picture Expert Group ( MPEG ), il celebre consorzio che ha sviluppato la tecnologia video alla base dei DVD.

L’organizzazione, attraverso il proprio braccio legale MPEG LA , ha fatto pressioni sul Governo di Pechino affinché i produttori cinesi inizino a pagare le royaly per l’uso dei celebri formati di compressione MPEG2 ed MPEG4.

Grazie ad un memorandum firmato dal Ministro del Commercio cinese e da alcuni rappresentanti dell’industria locale, MPEG LA ha ottenuto che a partire da questo mese tutti i produttori cinesi di lettori DVD acquistino le licenze necessarie per l’uso dei brevetti su MPEG2.

Secondo quanto riportato dal giornale taiwanese DigiTimes.com , le royalty vanno da un minimo di 2,5 dollari ad un massimo di 4 dollari per ciascun player DVD. Ma come già raccontato da Punto Informatico, la somma dovuta a MPEG-LA è solo una frazione di quella generalmente pagata dai produttori di lettori DVD: a queste royalty vanno infatti aggiunte quelle dei gruppi industriali 6C (Hitachi, Matsushita, Mitsubishi, Toshiba, JVC, AOL Time Warner) e 3C (Philips, Sony, Pioneer), di Dolby Laboratories, di Macrovision, della DVD Copy Control Association, e di Thomson/DiscoVision. L’ammontare di questi compensi potrebbe persino superare, in alcuni casi, il costo stesso del prodotto.

Gli analisti prevedono che un certo numero di produttori cinesi sarà costretto a chiudere i battenti od a ritirarsi dal business dei player DVD.

È proprio per evitare di pagare royalty alle multinazionali occidentali e giapponesi che la Cina, negli scorsi anni, ha sviluppato standard alternativi come AVCS , “clone” di HD DVD, ed EVD , simile al tradizionale DVD.

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Pubblicato il
4 mag 2006
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