Web – Continua l’odissea di Napster , il sistema di scambio-file preso di mira da band e etichette musicali, e dei suoi utenti. L’ultima novità, anticipata già nei giorni scorsi, riguarda la conferma del bando di 230.142 utenti dal sistemone.
Si tratta degli utenti della “comunità online” identificati e listati da Dr.Dre, il rapper americano che insieme alla band dei Metallica ha maggiormente preso a cuore la crociata antiNapster.
Per potersi difendere in tribunale ed evitare la chiusura, Napster deve seguire le rivendicazioni degli artisti sebbene sia ovvio che, com’è accaduto con la lista dei Metallica, una quantità notevolissima di utenti bannati non sono responsabili di quella che viene definita “pirateria musicale”, ovvero scambio di file musicali tra utenti della community.
Ciò non impedisce a Napster di pubblicare le istruzioni per tornare a fare parte del sistema, come già hanno chiesto più di 30mila tra gli utenti che sono finiti, loro malgrado, nella lista compilata dai Metallica.
Napster ha spiegato ai propri utenti che qualora sentano di essere stati bannati ingiustamente, possono appellarsi all’azienda per essere riportati nel sistemone. I loro nominativi saranno sottoposti a Dr. Dre che dovrà decidere se denunciarli uno per uno. I Metallica, a fronte di 30mila richieste di “rientro”, hanno dichiarato che non procederanno con le denunce nonostante le molte minacce delle settimane scorse e l’affermazione del legale della band, secondo cui i 30mila sono dei “bugiardi”.
Napster questa volta spiega che la richiesta di “riabilitazione” rappresenta un documento giuridicamente valido che può avere delle conseguenze, sebbene i legali di Dr.Dre confermino l’inagibilità di migliaia di denunce.
Come noto, però, gli utenti bannati sono identificati con un numero ID inserito nel file di registro dal sistemone. Va da sé, dunque, che ovunque in rete sono apparse istruzioni dettagliate su come rimuovere in sicurezza quel numero per poter rientrare nella community.