NASA cattura in foto un brillamento del Sole

NASA cattura in foto un brillamento del Sole

La NASA è riuscita a catturare in foto un brillamento del Sole, momento esplosivo di media portata che potete vedere all'interno della GIF.
NASA cattura in foto un brillamento del Sole
La NASA è riuscita a catturare in foto un brillamento del Sole, momento esplosivo di media portata che potete vedere all'interno della GIF.

Qualche giorno fa, il 20 gennaio per l’esattezza, la NASA è riuscita a catturare un’esplosione solare, più esattamente un brillamento del Sole, ad una distanza di circa 145 milioni di chilometri dalla Terra. Le varie foto, prese dalla NASA durante gli scatti dovuti al Solar Dynamics Observatory, sono stati uniti in una GIF che potete vedere qui in basso e che mostra, in tutta la sua potenza, un’esplosione sulla parte destra dell’immagine.

Quello che viene mostrato è nient’altro che il rilascio di radiazioni elettromagnetiche in modo massivo: per questo motivo brillamenti potenti possono anche interferire con le onde radio e con le tecnologie della Terra (visto che l’ondata viaggia alla velocità della luce).

La gif mostra un brillamento del Sole registrato dalla NASA

Si è trattato di un brillamento di medio livello, con una classificazione M5.5 (potenza di eventi atmosferici spaziali e il loro impatto con la Terra). Questa tipologia di classificazione analizza vari fattori come l’eventuale blackout radio che potrebbe causare, ma anche l’eventuale potenza dei raggi. In questo caso si rientra in un brillamento moderato, differente da quello estremo che raggiungerebbe potenze almeno 40 volte più grandi.

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In questo caso, un brillamento di questo tipo potrebbe mandare in black out le frequenze radio alte per decine di minuti, ma potrebbe anche disturbare i segnali di navigazione a bassa frequenza per un lasso di tempo più o meno uguale.

Tutte queste analisi vengono gestite attraverso la scala atmosferica spaziale della NOAA, ovvero la National Oceanic and Atmospheric Administration, che permette di gestire e analizzare gli avvenimenti fuori dalla Terra.

Un brillamento, o eruzione solare, può raggiungere potenze di decine di milioni di bombe atomiche e spesso, da quello che si può vedere, creano protuberanze esplosive molto evidenti. I primi brillamenti furono scoperti nel 1859 dall’astronomo britannico Richard Christopher Carrington, e la loro frequenza è variabile.

Fonte: Mashable
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Pubblicato il
24 gen 2022
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