Web – Su queste pagine ci eravamo alquanto stupiti per il rapporto della BBC secondo cui un cracker, nel 1997, ha messo a rischio la vita di tre astronauti in missione. E ieri è arrivata puntuale la reazione della NASA che ha clamorosamente smentito le indiscrezioni pubblicate dal più autorevole network informativo britannico.
I media internazionali avevano ripreso l’articolo della BBC sostenendo che un cracker si era all’epoca introdotto nei sistemi NASA e, mandando in tilt i server di missione, aveva creato non pochi problemi nella comunicazione tra gli astronauti sullo shuttle Atlantis e la base NASA. Tutto falso, a sentire l’agenzia spaziale americana.
“In nessun momento, hanno spiegato ieri quelli della NASA, il controllo di missione ha perso contatto con gli astronauti. Non è mai accaduto. Né la NASA ha mai utilizzato la MIR come ponte di comunicazione con i suoi astronauti”.
La NASA ha confermato che un attacco c’è stato ma non ha intaccato i sistemi dell’agenzia: “Ci sono continui tentativi di attacco informatico, ma qualsiasi computer vitale per le missioni è isolato dalla rete di comunicazione”. Soltanto l’anno scorso, peraltro, 500mila attacchi cyber sono stati registrati dai sistemi esterni della NASA.