NASA torna a pensare oltre l'atmosfera

NASA torna a pensare oltre l'atmosfera

L'agenzia spaziale statunitense annuncia ufficialmente di essere al lavoro sul sistema di trasporto spaziale che prenderà il posto dello Shuttle nel corso dei prossimi anni. Meno ambizioso di Constellation ma neanche poi tanto
L'agenzia spaziale statunitense annuncia ufficialmente di essere al lavoro sul sistema di trasporto spaziale che prenderà il posto dello Shuttle nel corso dei prossimi anni. Meno ambizioso di Constellation ma neanche poi tanto

L’ambizioso progetto Constellation sarà anche andato in pensione a causa delle decurtazioni di budget imposte dalla Casa Bianca, nondimeno NASA sembra essersi adattata ai nuovi parametri di spesa mantenendo l’impegno dell’agenzia per le missioni spaziali con astronauti oltre l’orbita terrestre.

Dalle ceneri di Constellation nasce così Multi-Purpose Crew Vehicle (MPCV), cuore pulsante del nuovo “Deep Space Transportation System” che fa tesoro del design e delle tecnologie sin qui sviluppate dagli ingegneri NASA per la capsula Orion – a sua volta elemento principale di Constellation.

NASA ha annunciato di aver commissionato la realizzazione di MPCV al contractor della difesa Lockheed Martin, e l’amministratore Charles Bolden riafferma tutto l’impegno dell’agenzia per portarsi avanti con l’esplorazione e la ricerca oltre atmosfera.

MPCV si basa sul design di Orion ma è dotata di caratteristiche che in un certo modo ne tradiscono le ridotte ambizioni scientifiche e tecnologiche: la capsula contiene circa 210 metri cubi di spazio abitabile, può ospitare un equipaggio totale di quattro astronauti – contro i sei previsti per Orion e gli 8 dello Shuttle – ed è progettata per missioni nello spazio profondo della durata massima di 21 giorni.

NASA si premura di riferire che MPCV sarà 10 volte più sicura rispetto allo Shuttle sia durante la fase di lancio che in quella di rientro – la capsula è pensata per ammarare nell’Oceano Pacifico come i vascelli spaziali “storici” della corsa alla Luna e per essere riutilizzata in missioni successive.

In attesa di conoscere i nuovi piani di esplorazione spaziale a stelle e strisce, un triste messaggio di commiato arriva a sentenziare la dismissione definitiva del rover marziano Spirit: bloccato nel suolo del Pianeta Rosso e costretto a fronteggiare condizioni ambientali ostili, il rover che ha funzionato per 12 volte il tempo previsto dalla missione originale non ha risposto a tutti i tentativi di comunicazione con la Terra e verrà ora abbandonato al suo destino. Le frequenze di comunicazione saranno riciclate a favore della prossima missione marziana di NASA.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 27 mag 2011
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