Negazionismo dell'Olocausto: Meta non rimuove i post

Negazionismo dell'Olocausto: Meta non rimuove i post

Nonostante le segnalazioni degli utenti, Meta non ha rimosso post su Instagram che negavano l'Olocausto e quindi vietati dalle linee guida.
Negazionismo dell'Olocausto: Meta non rimuove i post
Nonostante le segnalazioni degli utenti, Meta non ha rimosso post su Instagram che negavano l'Olocausto e quindi vietati dalle linee guida.

Il comitato per il controllo (Oversight Board) ha criticato la decisione di Meta di non rimuovere diversi post su Instagram con false affermazioni sull’Olocausto. I contenuti violavano le linee guida sull’incitamento all’odio, ma sono rimasti online nonostante le numerose segnalazioni ricevute. L’azienda di Menlo Park ha comunicato di aver eliminato i post, affermando che si è trattato di un errore.

Problemi di moderazione per Meta

Il caso esaminato dal comitato riguarda un post pubblicato su Instagram l’8 settembre 2020. Sfruttando un meme con Squidward (personaggio della serie animata di SpongeBob), un utente aveva scritto che il numero di ebrei uccisi è falso e che le ciminiere dei forni crematori sono state costruite dopo la seconda guerra mondiale.

Circa un mese dopo, Meta ha aggiornato le linee guida sull’incitamento all’odio, specificando che il negazionismo dell’Olocausto è vietato. Gli utenti hanno segnalato sei volte il post. Il sistema di moderazione automatico ha chiuso quattro segnalazioni, in quanto il post non violava le regole. Altre due sono state chiuse da moderatori umani. Anche l’appello presentato da un utente è stato respinto, quindi l’utente ha chiesto l’intervento del comitato.

Durante l’indagine, il comitato ha individuato sulle piattaforme di Meta diversi contenuti che negano l’Olocausto. Alcuni utenti cercano di aggirare le regole sostituendo le vocali nelle parole con simboli o creando narrazioni implicite con meme e cartoni animati.

Il comitato ha evidenziato due criticità. Meta non permette ai moderatori di applicare etichette più precise, ma solo generiche (ad esempio “incitamento all’odio” e non “negazione dell’Olocausto”). L’azienda di Menlo Park ha inoltre mantenuto la moderazione automatica introdotta durante il periodo COVID-19 fino a maggio 2023.

Il comitato chiede a Meta di migliorare la moderazione attraverso etichette aggiuntive e di confermare se l’automazione è stata interrotta. L’azienda di Menlo Park ha comunicato che i post sono rimasti online per errore, ma successivamente sono stati rimossi.

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Pubblicato il
24 gen 2024
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