Guai legali in vista per la sempre più chiacchierata MPEG-LA , l’associazione industriale incaricata di “coltivare” le royalty derivanti dall’utilizzo dei più popolari protocolli multimediali: che però rischia ora di finire sulla graticola dell’antitrust statunitense. Nero AG ha infatti avviato una causa antitrust nei confronti dell’associazione, accusandola di monopolio e abuso di potere con tanto di tendenza al favoritismo nei confronti dei suoi membri rispetto al resto dei player dell’industria.
La società tedesca, popolare per le suite multimediali e il software di masterizzazione CD/DVD/BD omonimo (Nero Burning ROM), è tra le tante aziende costrette a versare ogni anno fior di quattrini nelle casse di MPEG-LA per garantirsi il diritto a sfruttare codec software fondamentali come MPEG-2, MPEG-4 e H.264. Ma quei versamenti sono troppi e aumentano di continuo, dice Nero AG, mentre il pool di brevetti messo nelle mani dell’associazione cresce a dismisura.
MPEG-LA è gestita da un manipolo di manager “assolutamente corrotti dal loro potere assoluto”, sostiene Nero nella sua denuncia, facendo richieste sempre più onerose nei confronti dei suoi licenziatari minori e altresì favorendo i “grandi nomi” che licenziano i codec e contemporaneamente fanno parte dell’associazione.
Nero ricorda anche i trascorsi poco lusinghieri di MPEG-LA, costretta in un’occasione a denunciare i suoi stessi dirigenti (CEO e COO) per via di una loro tresca amorosa, la promozione di “un ufficiale di terzo livello” al rango di COO e un bonus di 1 milione di dollari (oltre allo stipendio da 2,4 milioni) per svariate abitazioni concesso a quest’ultimo.
Ma a scatenare la reazione violenta da parte di Nero AG c’è soprattutto il fatto che a suo dire MPEG-LA non rispetterebbe i patti presi in passato, che prevedevano la possibilità per la società tedesca di concedere ai suoi utenti il download delle versioni “trialware” (funzionanti per 30 giorni) senza il pagamento delle licenze per i codec. MPEG-LA chiede ora che Nero paghi le royalty anche per i pacchetti trialware , fatto che ha evidentemente spinto l’azienda di software tedesca ad accusare l’associazione di avidità e puntarle il dito contro in sede antitrust.
Alfonso Maruccia
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Firefox + NoScript
e passa la paura.SkyRe: Firefox + NoScript
speriamo che invece la gente continui ad usare IE così possiamo rubare le loro password :PcollioneRe: Firefox + NoScript
più che altri internet ha bisogno dei polli per mantenersi, si sobbarcano una serie di costi che altrimenti qualcun altro dovrebbe pagare.w i polli, w windows, w IEbertucciaNoScript l'unica vera sicurezza
Usate NoScript, disponibile solo per Firefox, e non avrete più problemi di sicurezzachivapianov asanoevalo ntanoRe: NoScript l'unica vera sicurezza
E lynx dove lo mettiamo? ;-)Gonzo the Great...
(Trolling ON)E' la prima volta che ringrazio Dio di usare IE, non fatela diventare un'abitudine per favore.(Trolling OFF)Paolo NoccoRe: ...
- Scritto da: Paolo Nocco> (Trolling ON)> > E' la prima volta che ringrazio Dio di usare IE,> non fatela diventare un'abitudine per> favore.> > (Trolling OFF)non è questione di quale browser utilizzi, la questione è di accendere anche il cervello, insieme al computer (sempre se uno ce l'ha...).infameLa URL non cambia: NoScript non serve
Il contenuto della pagina cambia, ma l'indirizzo no!Quindo basta fare solo un po' di attenzione: prima di immettere i propri dati, bisogna SEMPRE LEGGERE NELLA BARRA DEGLI INDIRIZZI!!Chi non ha questa sana abitudine finirà prima o poi vittima del phishing, con o senza NoScript...OttimistaRe: La URL non cambia: NoScript non serve
Con NoScript non cambia neppure il contenuto della pagina, quindi sei ancora più sicuro, perchè se hai molte tab aperte può sfuggirti di guardare ogni volta la barra degli indirizzi.chivapianov asanoevalo ntanoRe: La URL non cambia: NoScript non serve
Solo io ho l'abitudine di inserire i miei dati solo attraverso https e dopo aver controllato il certificato?Nedanfor non loggatoRe: La URL non cambia: NoScript non serve
- Scritto da: Nedanfor non loggato> Solo io ho l'abitudine di inserire i miei dati> solo attraverso https e dopo aver controllato il> certificato?No, ma è una buona abitudine.GuybrushRe: La URL non cambia: NoScript non serve
- Scritto da: Nedanfor non loggato> Solo io ho l'abitudine di inserire i miei dati> solo attraverso https e dopo aver controllato il> certificato?no, ma gli utenti che lo fanno sono, probabilmente, meno dell'1 %, oppure la razza umana è congenitamente idiota, non ci sono altre alternative...infameRe: La URL non cambia: NoScript non serve
- Scritto da: infame> ......> no, ma gli utenti che lo fanno sono,> probabilmente, meno dell'1 %, oppure la razza> umana è congenitamente idiota, non ci sono altre> alternative...Quoto la seconda ipotesi, attendibile al 100%.Agenore PerspicaceRe: La URL non cambia: NoScript non serve
io direi di più che la razza umana si sta "rammollendo" ed è alla ricerca di metodi che facilitino la sua vita, per non lavorare. Ma questo comporta dei rischi, come in questo caso la sicurezza.battagliacomUn'altro buon motivo per usare firefox!
Noscript!-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 27 maggio 2010 15.11-----------------------------------------------------------Enjoy with Usantivirus
Al massimo, l'aiuto che può dare un antivirus, è quello di ritardare di qualche secondo il caricamento del browser, della pagina e l'immissione dei dati, lasciando all'utonto la possibilità di tenere i soldi nel proprio conto bancario qualche manciata di secondi in più. Nei casi più fortunati, un antivirus (Norton è particolarmente indicato a tale scopo), il sistema si può impastare fino ad impiantarsi, impedendo che l'utonto venga rapinato.Cavallo PazzoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 26 mag 2010Ti potrebbe interessare