Prima pesante sanzione nel Regno Unito per la violazione della legge in vigore dal 25 luglio. Ofcom (equivalente all’italiana AGCOM) ha inflitto una multa di un milione di sterline ad AVS Group. L’azienda che gestisce 18 siti per adulti non ha implementato un efficace sistema di verifica dell’età e non ha risposto ad una richiesta di informazioni. A metà ottobre, 4chan aveva ricevuto una sanzione di 20.000 sterline.
Anche in Italia da febbraio 2026
L’indagine nei confronti di AVS Group era stata avviata a fine luglio. In base alla legge, denominata Online Safety Act, i siti che ospitano materiale pornografico devono implementare un sistema efficace di verifica dell’età per impedire l’accesso ai minori.
Ofcom ha verificato che, tra il 25 luglio e il 25 novembre 2025, i siti gestiti da AVS Group non hanno implementato un sistema di verifica dell’età oppure quello utilizzato può essere facilmente aggirato. È infatti sufficiente caricare la foto di un adulto (anche generata con l’intelligenza artificiale) per ottenere l’accesso ai siti.
Per questa violazione è stata inflitta una sanzione di un milione di sterline. L’azienda deve ora implementare un sistema più efficace entro 72 ore (quindi entro il 7 dicembre) per evitare una multa giornaliera di 1.000 sterline (molto probabile visti i tempi ridotti). La verifica dell’età deve essere adottata per i siti che ne sono sprovvisti entro il 6 dicembre. In caso contrario ci sarà una multa giornaliera di 1.000 sterline.
Una seconda sanzione di 50.000 sterline è stata inflitta perché AVS Group non ha risposto ad una richiesta di informazioni. Finché non fornirà la risposta o fino al 1 febbraio 2026 verrà aggiunta una multa giornaliera di 300 sterline.
Dal 25 luglio ad oggi, Ofcom ha avviato 92 indagini e sanzionato tre provider. Oltre a 4chan e AVS Group c’è un sito di nudificazion AI che ha ricevuto una multa di 50.000 sterline.
L’autorità scrive che una grande azienda di social media rischia l’avvio di un’indagine per non aver rimosso contenuti illegali di terrorismo e odio, tra cui materiale antisemita e anti-musulmano (quasi certamente si tratta di X).
Dal 12 novembre è in vigore l’obbligo della verifica dell’età per i siti che sede in Italia. Quelli esteri (la maggioranza) dovranno rispettare la legge dal 1 febbraio 2026.