Neuralink taglia il traguardo dei 100 giorni di test sull'uomo

Neuralink taglia il traguardo dei 100 giorni di test sull'uomo

Neuralink ha raggiunto 100 giorni di test sull'interfaccia cervello-computer nonostante alcuni problemi tecnici iniziali, poi risolti con successo.
Neuralink taglia il traguardo dei 100 giorni di test sull'uomo
Neuralink ha raggiunto 100 giorni di test sull'interfaccia cervello-computer nonostante alcuni problemi tecnici iniziali, poi risolti con successo.

Neuralink, fondata da Elon Musk, ha raggiunto un traguardo significativo: 100 giorni dall’inizio dei test umani sulla sua tecnologia di interfaccia cervello-computer. Tuttavia, il percorso non è stato privo di ostacoli. Noland Arbaugh, un uomo tetraplegico dell’Arizona, è stato il primo soggetto umano a sottoporsi all’impianto chirurgico del dispositivo N1 Link di prima generazione a gennaio.

L’impianto intracorticale di Neuralink è composto da 1.024 elettrodi distribuiti su 64 conduttori flessibili, ognuno più sottile di un capello umano. Oggi l’azienda ha reso noto, in un aggiornamento sui progressi compiuti, che alcuni degli elettrodi ultrasottili inseriti nel cervello del paziente si sono “ritratti”, riducendo la quantità di informazioni trasmesse, misurata in bit al secondo (BPS).

In risposta a questo evento, Neuralink ha apportato modifiche all’algoritmo di registrazione, migliorato le tecniche di traduzione dei segnali e perfezionato l’interfaccia utente, ottenendo un miglioramento rapido e duraturo delle prestazioni.

Record mondiale e nuove possibilità di interazione

Nonostante le difficoltà iniziali, Arbaugh è riuscito a stabilire un nuovo record mondiale di controllo del cervello. Ha raggiunto un controllo del cursore tramite interfaccia cervello-computer (BCI) di 4,6 BPS, superando i migliori risultati precedentemente documentati dai ricercatori, per poi arrivare a 8,0 BPS. Attualmente, sta cercando di battere il punteggio di 10 BPS ottenuto da un ingegnere di Neuralink utilizzando un mouse.

L’impianto N1 Link ha permesso ad Arbaugh di interagire con i computer in modi nuovi. Nelle settimane successive all’intervento, è stato in grado di controllare il cursore del suo PC portatile con la mente da varie posizioni, giocare a giochi online con gli amici, navigare su Internet, trasmettere in live streaming e usare altre applicazioni sul suo MacBook. È stato in grado anche di giocare a Mario Kart su un Nintendo Switch, cosa che non era più riuscito a fare dopo la lesione al midollo spinale.

Impegno nella ricerca e uso personale

Arbaugh contribuisce alle sessioni di ricerca per un massimo di 8 ore al giorno, mentre nei fine settimana l’uso personale e la ricreazione possono superare le 10 ore al giorno. Recentemente, ha utilizzato il dispositivo per un totale di 69 ore in una sola settimana: 35 ore di sessioni strutturate e altre 34 ore di uso personale.

Paragonando l’interfaccia cerebrale N1 Link di Neuralink con il precedente metodo di controllo del cursore tramite uno stilo tenuto in bocca, Arbaugh ha scoperto che la tecnologia BCI (Brain Computer Interface) di Neuralink è altrettanto buona, se non migliore, con continui progressi nel tempo.

Grazie a questa tecnologia, Arbaugh, che è tetraplegico, è ora in grado di battere i suoi amici in giochi dove normalmente sarebbe stato svantaggiato a causa della sua condizione fisica.

La scorsa settimana Arbaugh ha tenuto una diretta streaming su X, dove ha mostrato Neuralink in azione. “Penso che questa dimostrazione dovrebbe dare a molte persone la speranza su ciò che questa tecnologia può fare per loro. Inizialmente migliorerà l’esperienza di gioco, ma in futuro si tradurrà in molto di più. Trovo fantastico questo potenziale” ha commentato Arbaugh.

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Pubblicato il
9 mag 2024
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