La risposta della comunità open source ai set-top box multimediali in stile iTV si chiama Neuros OSD ed è un esperimento basato su Linux e firmware aperto : una piattaforma capace di riprodurre audiovisivi sullo schermo televisivo, connettersi ad Internet per scaricare contenuti multimediali e registrare in formato digitale qualsiasi tipo di input analogico proveniente da lettori DVD o decoder satellitari.
L’iniziativa è ormai giunta alla fase beta . Potrà sembrare insolito ma persino l’hardware è sperimentale e viene venduto in edizione limitata per sviluppatori. Con 230 dollari, gli utenti interessati potranno acquistare la beta di Neuros OSD dal negozio online ThinkGeek . Il dispositivo si basa su architettura ARM926 con CPU a 200MHz, in coppia con un chip DSP che opera a 120MHz. L’operatività è assicurata da un sistema Linux-on-chip che utilizza il kernel 2.6.
Il supporto allo standard MPEG4 è garantito da un apposito dispositivo integrato. Porta infrarossi, telecomando, hub USB, porta Ethernet, porte RGB, porta seriale e lettore di schede di memoria completano la dotazione hardware di Neuros OSD. Secondo gli sviluppatori del progetto, l’hardware in questione è strettamente provvisorio ed in futuro potranno essere apportate modifiche d’ogni tipo.
La comunità dietro Neuros OSD ha infatti indetto un concorso a premi per chi riuscirà a sviluppare nuovi strumenti da integrare dentro il promettente box, che Engadget ha già definito “la piattaforma più modificabile e versatile al mondo”. Al momento servono ben cinque componenti per procedere verso la versione definitiva di Neuros OSD: un browser integrato per visualizzare i video su YouTube e Google Video , un album per le foto di Flickr , un’interfaccia WiFi per PDA e PSP, una funzione in stile TiVo per la registrazione programmata di contenuti da satellite e, per finire, il supporto per i telefoni VoIP su porta USB.
Chi riuscirà a realizzare questi miglioramenti, si legge sul sito ufficiale del progetto, verrà ricompensato con somme di denaro comprese tra i 500 ed i 1000 dollari, a seconda della difficoltà di realizzazione. La versione definitiva di Neuros OSD dovrebbe vedere la luce entro la metà del prossimo ottobre. L’alternativa ai set-top box prodotti dalle grandi aziende come Apple e Microsoft continua così a crescere grazie agli sforzi degli utenti. Al fianco di Neuros OSD si trova anche LamaBox , un centro multimediale open source sviluppato da un piccolo produttore olandese, esplicitamente pensato per scaricare contenuti delle reti P2P.
Tommaso Lombardi