Poco più di un anno fa Apple sospese le vendite in Russia, rispondendo all’invasione dell’Ucraina ordinata dal Cremlino con un blocco dei suoi servizi e dei tanto amati iPhone. L’ordine applicato immediatamente ha visto Tim Cook e soci organizzare di fretta e furia l’abbandono del paese, preparandosi a un futuro distante da tale mercato.
Ora arriva la risposta da parte del governo nazionale: in preparazione delle imminenti elezioni presidenziali, infatti, è giunto l’ordine ufficiale ai funzionari di smettere di usare gli iPhone. Il motivo? Tutelare il paese evitando l’uso di “dispositivi vulnerabili alle agenzie di intelligence occidentali”. In breve, in Russia si teme lo spionaggio della politica interna tramite gli iPhone.
Niente più iPhone dentro il Cremlino
Stando al recente report pubblicato dall’agenzia di stampa Reuters, la nuova politica applicata dal Cremlino è stata confermata dal quotidiano Kommersant. Secondo quest’ultimo, sarebbe stato il capo dell’amministrazione Sergei Kiriyenko a ordinare il divieto interno degli iPhone ai “funzionari coinvolti nella politica interna”, concedendo loro dodici giorni – ergo fino al 1° aprile 2023 – per buttare via lo smartphone della Mela o darlo ai bambini. In cambio, il Cremlino fornirà altri dispositivi con sistemi operativi diversi per sostituire i dispositivi mobili.
Ad aggiungere un commento è stato il portavoce Dmitry Peskov: “Gli smartphone non dovrebbero essere usati per affari ufficiali. Qualsiasi smartphone ha un meccanismo abbastanza trasparente, indipendentemente dal sistema operativo che ha: Android o iOS. Naturalmente, non vengono utilizzati per scopi ufficiali”.
Alla fine, questo è uno dei tanti provvedimenti presi per distanziarsi maggiormente dall’Occidente in una fredda separazione dovuta al conflitto con l’Ucraina e alle posizioni diverse prese dalle due parti. Non si tratta pertanto di una decisione effettivamente sorprendente; anzi, la vera meraviglia è data dalla mancata applicazione di un divieto simile in passato alla luce del rapporto tra Russia e USA.