Era stato arrestato alla metà dello scorso settembre, accusato di attività criminose relative alla violazione massiva del copyright. Il founder di NinjaVideo Matthew David Howard Smith – meglio conosciuto online come Dead1ne – è stato ora condannato a 14 mesi di prigione da un giudice di Alexandria, in Virginia.
Dead1ne dovrà inoltre restituire più di 170mila dollari guadagnati illegalmente (e personalmente) dalle attività del sito di streaming. Stando ai numeri snocciolati dal Dipartimento di Giustizia statunitense, NinjaVideo avrebbe in soli tre anni generato profitti per oltre 500mila dollari .
Ai 14 mesi di carcere faranno seguito altri 2 anni di libertà vigilata, con il giudice di Alexandria che ha ordinato il congelamento di cinque account bancari oltre che il sequestro di tutta l’attrezzatura informatica di Matthew Smith .
Dopo la condanna inflitta alla Regina Phara (Hana Beshara), restano ora in attesa di sentenza altri tre admin di NinjaVideo. Joshua David Evans, Jeremy Lynn Andrew e Justin A. Dedemko rischiano fino a 5 anni di prigione e una multa pari a 250mila dollari .
Mauro Vecchio
-
ma questi sono matti
Dati sensibili e vitali in toto in mano a una società privata, praticamente tutta l'attività della polizia di LA è in tasca a Google e relativi dipendenti.Cioè un privato che agisce per profitto può sapere se uno è indagato (magari un dipendente di Google che molesta la moglie, o sempre Google per spionaggio industriale o non so che), i sistemi di intelligence anche se di semplice polizia non andrebbero mai messi nelle mani di un ente terzo da quello pubblico e statuale.Altro che non funziona, è l'idea in sè che è una colossale stupidaggine. Altro che risparmi, qui siamo alla privatizzazione dello stato senza procedure e regole democratiche che non siano quelle dei fatturati.CrazissRe: ma questi sono matti
contenuto non disponibileunaDuraLezioneRe: ma questi sono matti
No, mi sono perso qualcosa???Però ho lavorato per delle banche anche se in forma minima, incredibile cosa si trova sui pc che mi hanno assicurato che non contenevano niente di particolare rilevanza e segretezza.CrazissRe: ma questi sono matti
- Scritto da: Craziss> No, mi sono perso qualcosa???Che i dipendeti di tale societa', e spesso perfino dei consulenti esterni, hanno acXXXXX a tali dati per motivazioni legate al loro trattamento.Quindi il fatto che dei privati possano accedere a tali dati e' una realta' da sempre. > Però ho lavorato per delle banche anche se in> forma minima, incredibile cosa si trova sui pc> che mi hanno assicurato che non contenevano> niente di particolare rilevanza e> segretezza.Che c'entra cio' che si trova sui pc?Stiamo parlando di dati, non di software.panda rossaRe: ma questi sono matti
...bravo....;-)FindiRe: ma questi sono matti
- Scritto da: Craziss> Cioè un privato che agisce per profitto può> sapere se uno è indagato (magari un dipendente di> Google che molesta la moglie, o sempre Google per> spionaggio industriale o non so che), i sistemi> di intelligence anche se di semplice polizia non> andrebbero mai messi nelle mani di un ente terzo> da quello pubblico e> statuale.Tipo telecom? :D> Altro che non funziona, è l'idea in sè che è una> colossale stupidaggine. Altro che risparmi, qui> siamo alla privatizzazione dello stato senza> procedure e regole democratiche che non siano> quelle dei> fatturati.In questo possiamo dare lezioni a chiunque :(maltoRe: ma questi sono matti
Anche in mano a Microsoft, chi gestisce i server delle nostre forze dell'ordine?Un governo dovrebbe avere dei propri tecnici che sviluppano soluzioni con GNU/Linux, invece si preferisce sempre rivolgersi ai privati che poi teoricamente possono ficcare il naso dappertutto.Meditate...carlo2002Grazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 24 gen 2012Ti potrebbe interessare