Nvidia riparte da Kepler

Nvidia riparte da Kepler

GeForce GTX 680 e GT 640M. Ecco le prime GPU Nvidia basate sui core con la nuova architettura Kepler
GeForce GTX 680 e GT 640M. Ecco le prime GPU Nvidia basate sui core con la nuova architettura Kepler

Con l’avvento delle schede video GeForce GTX 680 e GT 640M , Nvidia introduce finalmente sul mercato la nuova architettura Kepler a 28 nm, discendente della collaudata linea Fermi, basata su tecnologia a 40 nanometri. La prima GeForce (499 euro) punta al trono delle VGA desktop per il gaming mentre la seconda si mette al servizio degli Ultrabook Intel.

L’azienda californiana dichiara che la GTX 680 assicura prestazioni per watt doppie rispetto alla precedente GTX580 con sistema Fermi, e che la scheda gestisce i videogiochi molto più velocemente (il 40 per cento) dei prodotti concorrenti con caratteristiche tecniche simili.
I primi test spuntati online confermano che ci troviamo di fronte alla VGA singolo chip più veloce del momento, per buona pace della AMD Radeon HD 7970.

La super-scheda utilizza il chip Kepler GK104 con 1536 Cuda Core, 128 Texture Units e 32ROPs. Il bus a 256-bit gestisce 2GB di memoria GDDR5, che a sua volta assicura un bandwidth di 6Gb/s. Il processo produttivo a 28nm ha permesso di progettare una scheda con maggiore efficienza energetica, che richiede solo due connettori di alimentazione PCI Express a 75W e 6 pin.

La GTX 680 riesce a mantenere il TDP massimo a 195W, mentre la frequenza di clock può spaziare da 1006 MHz a 1059 MHz, con l’aiuto del Boost : tecnologia che aggiusta dinamicamente le velocità della GPU per ottimizzare le performance. La card può anche supportare un massimo di quattro display collegati insieme e tre di loro possono essere 3D Ready. Per quanto riguarda la rumorosità, non esistono dati sui decibel ma Nvidia parla di “componenti speciali” pensati per silenziare il tutto.

La GT 640M per la grafica discreta degli Ultrabook è invece la prima GPU ad utilizzare il Kepler da passeggio. L’Acer Aspire Timeline Ultra M3 è il primo portatile a scommettere sulle sue capacità. In questo caso abbiamo 384 Cuda Core, una frequenza base di 625 MHz e la possibilità di lavorare con un 2 GB di RAM, di tipo DDR3 o GDDR5.

Ma nei laboratori Nvidia già si lavora all’architettura che verrà dopo Kepler, chiamata “Maxwell”: una GPU a 20 nanometri prevista per il 2013 e capace di prestazioni ancora una volta triplicate rispetto alla generazione appena arrivata sul mercato.

Roberto Pulito

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Pubblicato il 23 mar 2012
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