La Corte costituzionale ha respinto tutti i ricorsi presentati dai “no vax” contro l’obbligo vaccinale introdotto dal governo Draghi nel 2021. I giudici della Consulta hanno inoltre confermato che i dipendenti allontanati dal lavoro non hanno diritto alla retribuzione. Intanto sono partite le prime multe da 100 euro per gli over 50 non vaccinati entro il 15 giugno 2022.
Legittimo l’obbligo di vaccinazione
Il governo Draghi aveva introdotto l’obbligo della vaccinazione per il personale sanitario e scolastico, oltre che per gli over 50, con l’obiettivo di limitare la diffusione del COVID-19. L’obbligo doveva scadere il 31 dicembre, ma il governo Meloni ha anticipato la data al 31 ottobre, quindi i “no vax” sono tornati al lavoro dal 1 novembre.
Alcuni cittadini avevano presentato ricorso alla Consulta, sperando che i giudici dichiarassero incostituzionali i decreti del governo Draghi. Invece è andata male: l’obbligo vaccinale era legittimo. Inoltre i dipendenti allontanati dal lavoro non hanno diritto alla retribuzione. Questo è il comunicato ufficiale:
Il nuovo governo doveva inserire nel decreto Aiuti ter la sospensione delle multe (fino al 30 giugno 2023) per gli over 50, ma la norma è saltata. Ieri sono partite le prime sanzioni da 100 euro per chi non ha fornito giustificazioni plausibili al mancato rispetto dell’obbligo vaccinale. In totale sono quasi due milioni.
La Lega cercherà di cancellare le multe, sfruttando il decreto sui rave party. Il senatore Claudio Borghi ha comunicato che l’emendamento è stato dichiarato ammissibile e quindi verrà discusso in Parlamento.