Obiezioni sui nuovi domini gTLD

Obiezioni sui nuovi domini gTLD

Preoccupazioni da tutto il mondo per l'imminente adozione dei nuovi domini generici di primo livello. L'India teme per lo sfruttamento di .islam. Gli States per .army. ICANN deve pelare qualche gatta
Preoccupazioni da tutto il mondo per l'imminente adozione dei nuovi domini generici di primo livello. L'India teme per lo sfruttamento di .islam. Gli States per .army. ICANN deve pelare qualche gatta

Una lista di oltre 250 obiezioni inviata all’attenzione della Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN), l’organismo statunitense che supervisiona i domini del Web. I vertici della Governmental Advisory Committee (GAC) hanno espresso numerosi dubbi sulla imminente adozione di nuovi gTLD, indirizzi generici con suffissi tipo islam, bible o movie .

Dai governi dell’India e degli Emirati Arabi (UAE), timori sulla proprietà commerciale del dominio generico .islam , che potrebbe portare ad un clima di tensione e “creare effetti negativi sul benessere di milioni di cittadini musulmani e non”. Il nuovo gTLD sarebbe gestito dalla società Asia Green IT System Bilgisayar, che secondo gli Emirati Arabi ha ricevuto numerosi finanziamenti dal governo iraniano .

Anche gli Stati Uniti non sembrano affatto contenti della richiesta inviata da Demand Media – content farm che gestisce il portale eHow oltre che il rivale di GoDaddy, eNom – per la registrazione dei domini airforce, navy e army . I federali a stelle e strisce hanno chiesto a Demand Media di ritirare entro 21 giorni la richiesta inviata alla ICANN, per evitare uno scontro a fuoco che potrebbe uccidere i gTLD in questione.

Problemi di concorrenza nel mercato digitale per il governo australiano, preoccupato per le richieste inviate dal colosso Amazon per i domini .shop e .video . Il retailer di Jeff Bezos potrebbe sfruttare questi domini per tagliare le gambe ai vari competitor, distorcendo la stessa natura aperta e libera della Rete . Le obiezioni inviate dai governi del pianeta potrebbero ora far slittare la prima introduzione dei domini prevista per il prossimo maggio.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 22 nov 2012
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