Ofcom: parlateci di traffico e neutralità

Ofcom: parlateci di traffico e neutralità

Pubblicato un documento che dovrà aprire al pubblico dibattito in terra britannica. Operatori e ISP potrebbero venire obbligati a rivelare ai vari abbonati le tecniche utilizzate per la gestione delle autostrade della Rete
Pubblicato un documento che dovrà aprire al pubblico dibattito in terra britannica. Operatori e ISP potrebbero venire obbligati a rivelare ai vari abbonati le tecniche utilizzate per la gestione delle autostrade della Rete

Un corposo documento di circa 70 pagine , recentemente pubblicato online dall’ Office of Communications (Ofcom), ovvero l’autorità indipendente che nel Regno Unito regola il settore delle comunicazioni. Un discussion paper dal titolo Traffic management and net neutrality , che dovrebbe appunto stimolare il dibattito pubblico in terra d’Albione.

Tema principale, il delicato rapporto attualmente esistente tra le soluzioni di gestione del traffico di Internet e la cosiddetta neutralità della Rete. Dal momento – come spiegato dai vertici di Ofcom – che operatori e provider hanno mostrato un interesse sempre maggiore verso tecnologie atte a gestire il flusso dei dati in Rete .

Il documento di Ofcom l’ha precisato sin dall’inizio: si tratta di tecnologie che possono permettere una gestione più efficiente del traffico , garantendo ad esempio la priorità a certi contenuti del web. O ancora attraverso il rallentamento o il blocco di siti come YouTube e The Pirate Bay, probabilmente sgraditi ai fornitori di servizi premium a pagamento.

L’autorità britannica vuole quindi vederci chiaro , annunciando un periodo di consultazione pubblica che dovrebbe durare fino agli inizi del prossimo settembre . Una mossa in stile Federal Communications Commission (FCC), che ha proprio di recente dato avvio al pubblico dibattito in terra statunitense .

Un dibattito, quello a stelle e strisce, dai colori decisamente più accesi. Dal momento che nelle intenzioni della commissione guidata da Julius Genachowski c’è la riclassificazione della componente di trasmissione dei servizi d’accesso al broadband come un più tradizionale servizio di telecomunicazione.

Ma i vertici di Ofcom non hanno espresso particolari preoccupazioni riguardo il generale stato di salute della neutrality d’Albione. Una regolamentazione eccessivamente invasiva potrebbe portare provider e operatori a rifarsi direttamente sui propri clienti . Ma nel Regno Unito c’è una concorrenza più ampia tra grandi e piccoli ISP.

Provider che però dovranno fare della trasparenza una delle loro caratteristiche peculiari. Nel documento di Ofcom c’è infatti una particolare predisposizione che dovrebbe in futuro obbligare operatori e affini a rivelare ai propri abbonati tutte le tecniche utilizzate nella gestione globale del traffico . Perché è qui che Ofcom vorrebbe condurre la sua battaglia per la neutralità, sulle grandi autostrade della Rete.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
25 giu 2010
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