Ogg Vorbis adotta un fratellino

Ogg Vorbis adotta un fratellino

La fondazione open source che sta dietro all'ormai celebre formato audio Ogg Vorbis ha dato ospitalità ad un altro progetto free, FLAC, che sviluppa un codec audio lossless. Un matrimonio che promette buoni frutti
La fondazione open source che sta dietro all'ormai celebre formato audio Ogg Vorbis ha dato ospitalità ad un altro progetto free, FLAC, che sviluppa un codec audio lossless. Un matrimonio che promette buoni frutti


Roma – La fondazione open source Xiph.org , nota soprattutto per la sua tecnologia audio Ogg Vorbis , ha annunciato di aver “dato casa” ad un altro progetto free, FLAC (Free Lossless Audio Codec), in seno al quale viene sviluppato ormai da qualche anno un codec audio “lossless”, ossia senza perdita di qualità.

FLAC promette riduzioni della dimensione dei file audio assai meno marcate di quelle tipiche dei formati “a perdita”, come tutti i discendenti dell’MP3 (incluso Ogg Vorbis); in cambio è però in grado di lasciare del tutto inalterata la qualità originale dell’audio. In media FLAC riesce a comprimere un brano di musica di circa il 50%, dimezzando così l’occupazione di spazio dei file WAV. Per certi versi FLAC si potrebbe considerare uno Zip per file audio, anche se il funzionamento dei due compressori è molto differente.

In una lettera pubblicata qui , il CEO di Xiph.org Emmett Plant, sostiene che l’ultima versione di FLAC, la 1.1.0, può ormai essere considerata matura e pienamente funzionante: questo, insieme al fatto che tutto il codice prodotto dal team di sviluppo di FLAC viene rilasciato sotto licenza GPL e LGPL, ha spinto Plant a proporre a Josh Coalson, leader del progetto FLAC, di unirsi alla sua fondazione e accedere così a tutte le risorse a disposizione di quest’ultima, fra cui hosting, servizi (forum e mailing-list), consulenze legali e strumenti di sviluppo.

Nei prossimi giorni il sito Web di Flac e le relative mailing-list, oggi ancora raggiungibili da questa pagina di Sourceforge, verranno trasferite sui server di Xiph.org.

Plant non ha specificato se da questa alleanza nasceranno progetti comuni, ma è lecito attendersi che da essa scaturiranno nuove energie e nuovi spunti per migliorare entrambi i codec e, un giorno, dare magari vita ad un unico formato in grado di offrire entrambi i tipi di compressione.

Plant ha in ogni caso garantito al team di FLAC piena autonomia e libertà di sviluppo, in sintonia – dice il boss di Xiph.org – con la filosofia del free software.

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Pubblicato il
31 gen 2003
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