Oggi finisce un anno lungo due anni: BUON 2022!

Oggi finisce un anno lungo due anni: BUON 2022!

Sta per finire un anno lungo due anni, che segna una svolta nella storia e le cui conseguenze saranno chiare soltanto dopo questa tempesta.
Oggi finisce un anno lungo due anni: BUON 2022!
Sta per finire un anno lungo due anni, che segna una svolta nella storia e le cui conseguenze saranno chiare soltanto dopo questa tempesta.

Col senno del poi rimarrà nel nostro cuore questa netta sensazione: che questo anno sia stato lungo due anni. La storia ignora la ricorrenza del Capodanno e riassume per sommi capitoli: questo capitolo si chiude oggi, inevitabilmente. Una membrana tra il prima e il poi, sebbene avessimo auspicato di essere a lungo nel “poi” salvo ritrovarci improvvisamente e mai come ora nel “prima”.

Finalmente è finito il 2020-21

Questo anno lungo due anni segnerà una cesura forte a cui tutti noi abbiamo contribuito, soprattutto nel mondo del digitale. Quel che prima era chimera, tabù o feticcio nerd oggi è normalità. Nuova normalità.

Facile dire “QR Code“, ma quanti avrebbero saputo leggerne uno soltanto un paio di anni fa? Si, lo sappiamo che per te era normale anche prima, ma non per una massa di persone e non certo per fasce d’età che in precedenza restavano tranquillamente lontane da questo tipo di discorsi.

Facile dire “Carta di credito“, ma quanti la usavano abitualmente, anche per pagare un caffé, se non ci fosse stato il Cashback a imporre questo nuovo elemento nel dialogo con l’esercente di paese?

Facile dire “SPID“, ma prima del Cashback e dei Green Pass quanti lo avevano davvero scaricato, peraltro con la piena consapevolezza di avere ora tra le mani qualcosa di utile e necessario?

Facile dire “IO“, ma prima dell’arrivo dell’app ogni volta che si paventava una necessità in ambito pubblica amministrazione ecco che si manifestava il terrore della solita coda al solito sportello davanti al solito impiegato che avrebbe sollevato la solita obiezione di fronte al solito modulo compilato su carta.

Facile dire “Smart working“, ma fino a ieri lavorare da casa era da sventurati, era per “quelli che lavorano in pigiama”, era per fannulloni, era per chi non avrebbe mai fatto carriera, salvo diventare improvvisamente ambito di privilegiati e di questione in punta di diritto. Così, dal nulla.

Facile dire “digitalizzazione“, ma in assenza di una spinta tragica come quella che ha contraddistinto questi due anni, i buoni propositi sarebbero ancora rimasti soffocati da una resistenza al cambiamento che per troppo tempo ha segnato i ritardi del nostro Paese.

Buon anno!

Facile dire “2022”, ma non sarebbe mai stato tale senza questo anno-lungo-due-anni che sta per finire.

C’è stato un prima e ci sarà un poi. Questo anno lungo due anni ci ha cambiati dentro e ci renderemo conto di quanto profondo sia stato questo cambiamento non appena la palla al piede della pandemia inizierà ad alleggerirsi e potremo cominciare davvero a correre. Ci renderemo conto che ci saranno praterie nuove da solcare, ma anche che qualcuno sarà rimasto irrimediabilmente indietro.

Non importa che tu sia leone o gazzella: domani mattina, quando ti sveglierai nel 2023, inizia a correre. E non dimenticare il Green Pass.

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Pubblicato il 31 dic 2021
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