Ciò che dovremo fare lo sapremo entro 24 ore circa: domani la cabina di regia si riunirà per mettere assieme i tasselli del puzzle Omicron e stabilire con quali regole il Paese dovrà affrontare questa nuova ondata. Ciò che possiamo fare, invece, lo sappiamo fin da ora: proteggerci. Sergio Abrignani, immunologo membro del Comitato Tecnico Scientifico, torna a suggerire l’obbligo vaccinale esteso come unica arma di difesa di fronte alla nuova variante: “In Gran Bretagna hanno previsto anche 200mila infezione al giorno, sono quasi arrivati a 100mila. In Francia c’è una progressione e probabilmente sanno che arriveranno a 100mila casi. Noi siamo indietro di 10-15 giorni, non penso che l’Italia rimarrà fuori da tutto questo. I numeri contano: con la variante Delta avevamo 5mila infezioni al giorno e 150 polmoniti, di cui una ventina finivano in terapia intensiva. Con questa abbiamo 50mila infezioni al giorno e 750 polmoniti, un centinaio di persone in terapia intensiva: questo fa scattare l’allarme“.
Si apre una nuova fase, che va al di là del Green Pass e ragiona in termini di consapevolezza (consigliando le mascherine FFP2) e di opportunità (si torna ad immaginare l’obbligatorietà estesa del vaccino).
Meglio FFP2
La nuova ondata potrebbe dunque essere soltanto alle fasi iniziali e di fronte a questo scenario è necessario che tutti proteggano la propria salute attraverso ciò che abbiamo imparato in questi mesi. Il vaccino è in assoluto la difesa più importante; l’igienizzazione delle mani conta, sebbene il contagio da contatto sia probabilmente stato sovrastimato; il distanziamento è essenziale, evitando in modo radicale gli assembramenti; l’uso della mascherina diventa ora l’elemento più importante, con predilezione per le FFP2 (qui la migliore offerta Amazon con certificazioni ISO 13485 e ISO 9001).
Nei mesi di ritirata della pandemia le mascherine chirurgiche erano diventate utili e sufficienti poiché limitavano il droplet ed erano estremamente funzionali per proteggere gli altri e al tempo stesso sopportare per molte ore una protezione sul viso. Ora però è chiaro come la variante Omicron abbia cambiato le carte in tavola e la sua maggior aggressività va arginata con una difesa di maggior incisività.
La malattia provocata sembra comparabile a quella della Delta, la differenza è che siamo vaccinati. Omicron trova una popolazione ampiamente vaccinata: con due dosi la protezione dall’infezione scende al 30-40% ma quella dalla malattia grave rimane molto alta
Soprattutto in vista della pausa natalizia, ed in attesa delle decisioni della cabina di regia (che potrebbe imporre l’uso della mascherina all’aperto in tutta Italia), portarsi in casa un numero sufficiente di mascherine è dunque essenziale per evitare di cadere in contagi e quarantene indesiderati. La cautela collettiva sarà declinata nelle regole, la cautela personale va declinata negli atteggiamenti.