OpenAI: ChatGPT per minori e stima dell'età

OpenAI: ChatGPT per minori e stima dell'età

OpenAI introdurrà un sistema per la stima dell'età per offrire una versione di ChatGPT adatta ai minori disattivando automaticamente alcune funzionalità.
OpenAI: ChatGPT per minori e stima dell'età
OpenAI introdurrà un sistema per la stima dell'età per offrire una versione di ChatGPT adatta ai minori disattivando automaticamente alcune funzionalità.

Dopo aver annunciato nuove protezioni per minori e persone fragili, OpenAI ha comunicato che verrà introdotta una diversa esperienza d’uso di ChatGPT per gli adolescenti e una tecnologia che stima l’età degli utenti per impedire l’accesso alla versione dell’assistente destinata ai maggiorenni.

Compromesso tra sicurezza e privacy

Il CEO Sam Altman sottolinea che la sicurezza deve essere garantita a tutti e quindi applicata ad ogni conversazione. OpenAI vuole inoltre offrire la massima libertà e proteggere la privacy degli utenti. Tuttavia, nel caso dei minori, è necessario adottare un compromesso.

Quando questi tre principi sono in conflitto, l’azienda californiana darà priorità alla sicurezza rispetto a libertà e privacy. È stato quindi avviato lo sviluppo di un sistema per la stima dell’età, in modo da offrire un’esperienza differente agli utenti maggiorenni e minorenni. Se il sistema rileva un’età inferiore a 18 anni verranno automaticamente applicate alcune restrizioni, come il blocco della generazione di contenuti grafici a sfondo sessuale.

In caso di dubbio verrà scelta sempre la strada più sicura e attivate le impostazioni per i minorenni. Gli adulti potranno dimostrare di essere maggiorenni caricando una copia del documento di identità. Questa è una soluzione che contrasta con il rispetto della privacy, ma necessaria.

OpenAI applicherà regole diverse agli adolescenti che utilizzano ChatGPT. Ad esempio, l’assistente si rifiuterà di avviare conversazioni romantiche e di partecipare a discussioni su suicidio o autolesionismo. Se un minorenne ha pensieri suicidi, l’azienda cercherà di contattare i genitori e, se non possibile, contatterà le autorità in caso di pericolo imminente.

I controlli parentali annunciati all’inizio di settembre saranno disponibili a fine mese. Consentiranno ai genitori di:

  • Collegare il loro account a quello dei figli (età minima 13 anni) tramite un semplice invito via email
  • Spiegare ai figli come ChatGPT risponde alle richieste
  • Gestire la disattivazione delle funzionalità, tra cui memoria e cronologia delle chat
  • Ricevere notifiche quando il sistema rileva che i figli si trovano in un momento di grave difficoltà
  • Impostare orari durate i quali i figli non possono utilizzare ChatGPT

Rimangono ovviamente gli altri controlli, come la notifica in-app che invita ad interrompere le sessioni troppo lunghe. Ulteriori miglioramenti verranno introdotti in base ai feedback ricevuti.

Fonte: OpenAI
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Pubblicato il
16 set 2025
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