OpenDNS: i filtri li fai tu

OpenDNS: i filtri li fai tu

Un sistema di classificazione che parte dal basso. E che consente, a chi lo desidera, di creare spazi chiusi per una navigazione a prova di sconfinamento
Un sistema di classificazione che parte dal basso. E che consente, a chi lo desidera, di creare spazi chiusi per una navigazione a prova di sconfinamento

Ci sono filtri e filtri . E non sempre sono imposti dall’alto, non sempre sono “censura”. Per venire incontro ad amministratori di sistema e surfer che sentono il bisogno di limitare l’accesso sulla propria rete o sui propri computer a certe tipologie di domini , OpenDNS lancia un sistema di website filtering che parte dal basso: a decidere cosa va contrassegnato come sconveniente lo decidono i navigatori.

Il database di filtraggio OpenDNS

Il meccanismo di funzionamento è semplice. Quando si trova un sito per adulti, oppure uno di scommesse, o magari uno spazio che parla di P2P, ci si può recare su una pagina dedicata ed inserirvi la URL, contrassegnandola con una categoria. Di tag utilizzabili ce ne sono decine, e descrivono in termini generici i contenuti del dominio : gioco, razzismo, news, social network, video sharing etc. Per inserire un indirizzo non compreso nell’elenco occorre registrarsi alla piattaforma.

Non che basti puntare il dito contro qualcuno per spedirlo direttamente all’inferno: per stabilire se l’attribuzione di una categoria è corretta, OpenDNS chiede l’aiuto dei suoi utenti. Chiunque, anche se non iscritto, può confermare o smentire il tipo di contenuto indicato per un certo sito: i server registrano i voti, li contano e vi attribuiscono un peso. Quando si raggiunge una soglia prefissata , soltanto allora, scatta l’inserimento ufficiale nella categoria suggerita dalla maggioranza dei votanti.

Per usufruire del servizio di filtraggio, opzionale ma gratuito, gli admin interessati devono impostare gli ormai celebri numerini di OpenDNS nella casella apposita dei propri router, e registrare l’IP pubblico della propria rete nel pannello presente sul sito. In pochi colpi di clic si alzeranno barriere personalizzate, e gli utenti che proveranno ad accedere al sito proibito riceveranno un avviso che spiega il motivo del blocco del sito, con tanto di possibilità di fare domande all’admin sui motivi della barriera o segnalare il dominio per una revisione della sua classificazione .

Luca Annunziata

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
22 feb 2008
Link copiato negli appunti