Avrebbe consegnato un pacchetto di segreti aziendali alla rivale Mozilla Foundation, finito nel mirino legale di Opera Software e al centro di una causa che potrebbe costargli carissimo. Designer e musicista di Oslo, il norvegese Trond Werner Hansen rischia di pagare un maxi-risarcimento da 20 milioni di corone (circa 2,6 milioni di euro) per aver passato ai vertici della fondazione californiana informazioni cruciali sui progetti della software house nordeuropea.
Prima di trasferirsi negli Stati Uniti – dove vorrebbe produrre il suo primo album e aprire una galleria d’arte – Hansen ha lavorato in Opera dal 1999 al 2006, per poi ritornare in qualità di consulente nel biennio 2009-2010. La stessa società norvegese aveva esplicitamente richiesto il suo ritorno, per il contributo fondamentale offerto nelle fasi di sviluppo dell’omonimo browser , dal richiamo veloce delle pagine web ai servizi integrati nella ricerca online.
Nelle accuse formulate dai legali di Opera – non è ancora disponibile il testo integrale della denuncia presentata presso un tribunale di Oslo – Hansen avrebbe portato con sé alcune informazioni riservate, in modo da passarle a Mozilla . L’ex- consultant avrebbe così collaborato a stretto contatto con Alex Limi, a capo della squadra di product design per il browser Firefox, nello sviluppo di un prototipo software per iPad soprannominato Junior .
Al centro della bufera è così finito un video pubblicato sul sito airmozilla.org , dove si vede Hansen con Limi mentre parla del progetto Junior offrendo una serie di informazioni che rientrerebbero nei segreti aziendali di Opera. La prima udienza è ora fissata per la fine del prossimo agosto, quando il giudice norvegese si ritroverà davanti la maxi-richiesta della software house locale. L’avvocato di Hansen è determinato a provare l’assoluta innocenza del suo assistito.
Mauro Vecchio
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E facebook home?
Si aggiorna come tutti gli altri launcher perchè di questo si tratta.Dove sta il problema?Maronnavade retro home!
Bene che cancellino quel mostro. Da quanto è arrivato home, facebook richiede (ulteriori) autorizzazioni assurde tipo la lettura delle applicazioni in esecuzione. A che diavolo dovrebbe servire ad un social network? Mica è un task killer...Fortuna che ho PDroid ;)benkjpolicy perfettamente corretta
assolutamente corretto!! se scarico un'app da un posto e' giusto che gli aggiornamenti (che avvengono quasi automaticamnete) abbiano le stesse garanzie, seno uno mi mette una app che fa l'agnello, e poi si aggiorna a farmi il drago coi miei dati..tanto piu che -->a differenza degli altri "playstore"<-- con android posso scaricarmi app da chi voglio, chiaramente allora sono cavoli miei cosa fa e come si aggiorna.rudyRe: policy perfettamente corretta
- Scritto da: rudy> assolutamente corretto!! > se scarico un'app da un posto e' giusto che gli> aggiornamenti (che avvengono quasi> automaticamnete) abbiano le stesse garanzie, seno> uno mi mette una app che fa l'agnello, e poi si> aggiorna a farmi il drago coi miei> dati..a me sembra che, passo dopo passo, android si avvicini sempre più alla chiusura di iOS.BorgiaRe: policy perfettamente corretta
- Scritto da: Borgia> - Scritto da: rudy> > assolutamente corretto!! > > se scarico un'app da un posto e' giusto che> gli> > aggiornamenti (che avvengono quasi> > automaticamnete) abbiano le stesse garanzie,> seno> > uno mi mette una app che fa l'agnello, e poi> si> > aggiorna a farmi il drago coi miei> > dati..> a me sembra che, passo dopo passo, android si> avvicini sempre più alla chiusura di> iOS.Non mi sembra proprio. Sul mio cellulare ho ancora Amazon Market e zero problemi di utilizzo. Allo stesso modo, potresti installare qualsiasi altro market secondario e nessuno avrebbe da ridire per questo. La nuova policy si applica solo a ciò che scarichi via PlayStore.In soldoni, credo che questa mossa serva a migliorare la sicurezza del market ufficiale, non ad eliminare la concorrenza a favore di Google.Izio01Re: policy perfettamente corretta
> > a me sembra che, passo dopo passo, android si> > avvicini sempre più alla chiusura di> > iOS.> Non mi sembra proprio. > La nuova policy si applica> solo a ciò che scarichi via> PlayStore.Passo dopo passo.Un tempo il tipico fandroid diceva anche che poteva aggiornare da dove gli pareva, così come diceva che solo su iOS potevano essere tolte determinate app su decisione insindacabile di Apple, si diceva anche che ogni produttore poteva modificare a piacere android, salvo tutti quelli che firmavano con google... tant'è che solo amazon sta fuori da quel contratto capestro.Google controlla sempre più la piattaforma, inutile negarlo.BorgiaRe: policy perfettamente corretta
Quando una app cambia i tipi di dati a cui può accedere, non può fare l'aggiornamento automatico, ma ti appare un msg che ti permette di fare un aggiornamento manuale riaccettando le modifiche di acXXXXX ai dati. Quindi una App che fa l'agnello se si aggiorna a fare il Drago non poteva farlo automaticamente neanche primaClaudioRe: policy perfettamente corretta
ma hai visto quante permission si prende anche la piu banale app?rudiRe: policy perfettamente corretta
- Scritto da: rudi> ma hai visto quante permission si prende anche la> piu banale> app?e infatti ci vorrebbe un sandbox ("una" sandbox per il noobspeak tecnologico che effemina i neutri) nel quale la rubrica, i log e gli altri dati del telefono sono farlocchi. Con i permessi di root, chroot e un po' di manico ci si dovrebbe riuscire, ma penso che a google o ai creatori di app non farebbe piacere.vuotoQuesto intacca molto piú che Facebook...
Forse all'autore é sfuggito che questo nuovo divieto intacca molto piú che il solo Facebook Home. Un esempio su tutti? Gli antivirus. Tutti gli antivirus mobile aggiornano le proprie firme virali senza passare da Google Play (discorso diverso per gli aggiornamenti dei motori di scansione e/o dell'app stessa...). Questo per due ragioni principali: efficienza e sicurezza. Infatti, molti aziende produttrici di antivirus aggiornano le proprie firme virali quotidianamente.PaoloRe: Questo intacca molto piú che Facebook...
La risposta sotto di "TuttoASaldo" credo valga anche per il tuo esempio...Gli antivirus aggiornano le definizioni senza bisogno di aggiornare l'applicazione, ci si aspetta quindi che sia comunque consentito perchè equivale ad aggiornare dati, non codice.embeRe: Questo intacca molto piú che Facebook...
Si parla di aggiornamenti che "modificano, sostituiscono o aggiornano" il codice binario contenuto nel pacchetto APK. Le firme virali sono generalmente incluse nel pacchetto APK.PaoloRe: Questo intacca molto piú che Facebook...
Ovviamente dipende da se si stia parlando del codice binario del file .jar (contenuto nel pacchetto .apk) o del pacchetto .apk in se...GiackDati o codice?!?!?
Che discorso è?Se aggiorno la pagina FB non ho certo aggiornato l'applicazione..Altrimenti per leggere le ultime news di PI dovrei scaricarle dalle store.TuttoaSaldoRe: Dati o codice?!?!?
contenuto non disponibileunaDuraLezioneRe: Dati o codice?!?!?
- Scritto da: unaDuraLezione> Non ho nemmeno letto l'articolo o fatto ricerche,> ma scommetto il fegato di Get Real Ah secondo te quindi ce lo ha ancora?Pensavo che se lo fosse già rosicato tutto!tucumcariSono basito!
Inconcepibile che le app si potessero (e si possono tutt'ora) aggiornare al di fuori di Google Play!Questo è proprio un fregarsene della sicurezza degli utenti!ruppoloRe: Sono basito!
- Scritto da: ruppolo> Inconcepibile che le app si potessero (e si> possono tutt'ora) aggiornare al di fuori di> Google> Play!> Questo è proprio un fregarsene della sicurezza> degli> utenti!Volevo fare una battuta sarcastica, ma tanto a te sembrerebbe la normalità delle cose...ShibaGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 30 apr 2013Ti potrebbe interessare