Roma – C’è soddisfazione negli ambienti industriali per quanto è successo in Europa con l’approvazione a Strasburgo della Direttiva sulla proprietà intellettuale . La normativa rappresenta il coronamento di anni di lavoro delle associazioni industriali spesi nel tentativo di inchiodare le organizzazioni della contraffazione e della pirateria. Eppure non tutto è andato come avrebbero voluto i big player dell’audio-visivo, del software e dell’editoria.
In una nota diffusa nelle scorse ore dalla Business Software Alliance per conto della Coalizione Antipirateria che raccoglie i grandi nomi di questi settori, si esplicita il disappunto per il mancato inserimento delle sanzioni penali nella Direttiva. Come si ricorderà, questo aspetto, contrastato con forza dalle associazioni per le libertà digitali del CODE , è stato cancellato sebbene ciò non impedisca ai singoli stati di agire come meglio riterranno in fase di ratifica.
“Le organizzazioni dell’industria creativa – si legge nella nota – esprimono il proprio disappunto per la mancata armonizzazione delle sanzioni penali nella Direttiva, nonostante sia la Commissione che il Parlamento auspicassero il loro inserimento all’interno del testo. Gli operatori dei settori creativi continueranno a effettuare pressione affinché vengano inserite sanzioni penali a livello europeo e invitano le Istituzioni ad affrontare urgentemente questo argomento”.
Va detto che il riferimento esplicito della Coalizione non è certo a coloro che fanno uso di strumenti internet come il peer-to-peer per scambiarsi qualche file, quanto invece a quei pirati che utilizzano “i facili profitti delle loro attività per finanziare altri progetti criminosi, come il traffico d’armi o lo spaccio di droga”. Secondo la Coalizione, le indagini dell’ Interpol o dell’ Europol hanno messo in evidenza più volte un legame tra pirateria e crimine organizzato .
In generale, comunque, i rappresentanti di settori fondamentali nell’economia europea e non solo, come il cinema, la musica, i videogiochi o il software professionale, hanno apprezzato la Direttiva che considerano come una sorta di ulteriore passo verso una maggiore tutela della proprietà intellettuale.
“La pirateria – hanno anche chiosato quelli della Coalizione – sta seriamente minando la cultura e il business di tutta Europa causando la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro , sottraendo ai governi miliardi di euro di gettito fiscale e riducendo il potere di scelta dei consumatori. In Europa, l’industria della “creatività” perde miliardi di euro ogni anno e, sempre a causa della pirateria, non è in grado di apportare un reale contributo competitivo all’economia europea. La Direttiva Enforcement fornisce un livello di protezione omogeneo in tutti i 25 Stati membri e armonizza alcune misure previste dalle legislazioni civili a livello nazionale, rendendole uniformi in tutta Europa”.
Una doccia fredda è invece arrivata per gli utenti P2P italiani nel tardo pomeriggio, quando alla prima nota ne è stata aggiunta una seconda relativa al nostro paese. Di seguito i suoi contenuti.
Secondo BSA, ma anche secondo FAPAV , FIMI e FPM , ovvero le organizzazioni che combattono la pirateria su audio, video e musica in Italia, la Direttiva europea conferma la legge italiana , una normativa definita in una nota “tra le più avanzate in Europa”.
“Per la legge italiana sul copyright – afferma la nota – la riproduzione e la diffusione di opere protette sono un reato punibile penalmente a seconda della portata dei fatti, con sanzioni che arrivano fino a tre anni di carcere”.
“Gli articoli 171, 171 bis e 171 ter – continua la nota – regolano i comportamenti, in presenza o meno dello scopo commerciale , e configurano in ogni caso responsabilità penali per coloro che mettono a disposizione, anche mediante programmi di file sharing , opera tutelate quali film, musica e software”.
La tesi, dunque, è che si costituisce come reato la messa in condivisione tramite peer-to-peer di materiali protetti. Diversa, invece, la posizione di chi, non condividendo, scarica. “Chi scarica file illegalmente – prosegue la nota – rischia invece sanzioni amministrative da 150 euro e che arrivano fino a 1.024 euro in caso di recidiva”.
“La direttiva approvata dal Parlamento europeo – conclude la nota – lascia impregiudicate le normative nazionali in materia penale e ciò che è reato rimane reato , compreso il file sharing di opere protette dal copyright”.
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Spam?!
Nel cestino e via! E tanto li becchi facilmente! 8)AnonimoRe: Spam?!
- Scritto da: Anonimo> Nel cestino e via! > E tanto li becchi facilmente! 8)Ci sono 20 milioni di imprese solo negli USA, se mi mandassero ognuno un'email da 100 kbyte, dilazionati su 10 anni...... vengono 150 kByte al secondo, considerando che ho solo 56 kbit (=7 kByte) di banda teorica (in questo momento navigo a 45333b=5667B) vuol dire che pagherei il telefono giorno e notte solo per riceve il 4.7% dello spam inviatomi, e solo dagli USA fai un po te...==================================Modificato dall'autore il 12/03/2004 1.16.02paulatzRe: Spam?!
- Scritto da: paulatz> - Scritto da: Anonimo> > Nel cestino e via! > > E tanto li becchi facilmente! 8)> Ci sono 20 milioni di imprese solo negli> USA, se mi mandassero ognuno un'email da 100> kbyte, dilazionati su 10 anni...> ... vengono 150 kByte al secondo,> considerando che ho solo 56 kbit (=7 kByte)> di banda teorica (in questo momento navigo a> 45333b=5667B) vuol dire che pagherei il> telefono giorno e notte solo per riceve il> 4.7% dello spam inviatomi, e solo dagli USA> fai un po te...si ecco, TEORICAMENTEche sarai mica il centro del mondo tu adesso, vero?nessuno riceve tutto quello spam.e poi bastano 3 filtrini in croce e puoi continuare ad usare la banda per i tuoi downloadAnonimoRe: Spam?!
- Scritto da: Anonimo> si ecco, TEORICAMENTE> che sarai mica il centro del mondo tu> adesso, vero?> > nessuno riceve tutto quello spam.> e poi bastano 3 filtrini in croce e puoi> continuare ad usare la banda per i tuoi> downloadBravo, hai capito tutto! I 3 filtrini in croce come li metto sul cellulare per scaricarmi le email via gprs? Attualmente scaricarle costa poco (in media 10 cent per 5-6 email), ma almeno la metà delle email nella mia casella è spam... ciò vuol dire che ogni volta 5 cent vanno buttati per scaricare spam... Sembra una cifra irrisoria, ma scarico la posta più volte a giorno e a fine mese la differenza la sento... Chi me li ridà quei soldi?ElendilRe: Spam?!
Come mai sei così tollerante verso lo spam?Guarda io uso fastweb ed uno dei momenti peggiori della giornata è quando devo scaricare la posta dalle varie caselle,nonostante la banda non larga,larghissima.Ricevo quotidianamente 60 - 70 email di spam, assolutamente NON richieste, email già filtrate dai servizi antispam sui server.Non tollero che qualcuno intasi le mie caselle postali.Non sopporto più il dover cercare in mezzo a tutta questa m**da le email che davvero mi riguardano.Non voglio essere costretto a mettere filtri da configurare, aggiornare, ammaestrare perchè abbiano una seria efficacia,filtri che comunque sarebbero sul CLIENT.Tutto questo perchè c'è gente che a scopo di lucro ha rovinato uno dei servizi davvero più utili che offriva la rete.Se questa gente finisce in galera, mi dispiace, ma sarà un sollievo.AnonimoLe idiozie proseguono.....
Altra normativa inutile che serve solo ad aumentare la burocrazia e che non risolverà nulla. I virus e worm e spyware vari continueranno ad imperversare, tanto dietro vi sono interessi per cui queste cose devono "apparire" , altrimenti poi chi ci guadagna per cancellarli va fallito... Chi vuol capire capisca....a me sembra ovvio.Come se ora infatti denunciassero tutti quelli che ti mettono la pubblicità nella cassetta della posta, quella fisica di casa intendo, eh ? Tutti denunciati,eh ? Saranno pure autorizzati a metterla nelle cassette ma ciò non toglie che se ad una persona dà fastidio ricevere della pubblicità allora per lo stesso principio andrebbero denunciati quelli che ce la mettono, no ?La gente qui si è proprio bevuta il cervello del tutto e grosse lobby guadagnano come mai prima dietro tutti questi schifosi giri burocratici che lo stato crea "su ordinazione"... :-(AnonimoRe: Le idiozie proseguono.....
se tu non vuoi pubblicita' nella tua cassetta, ci attacchi uno di quei adesivi che trovi in giro con scritto "niente pubblicita'"... con la casella email come fai?AnonimoRe: Le idiozie proseguono.....
- Scritto da: Anonimo> se tu non vuoi pubblicita' nella tua> cassetta, ci attacchi uno di quei adesivi> che trovi in giro con scritto "niente> pubblicita'"... con la casella email come> fai?Eh non puoi, ma si può mettere un adesivo su ogni mail che arriva, e guardare solo quelle con l'adesivo OK.Thunderbird, anche se è solo per ora una technology preview, "impara" qual è la posta buona da quella non buona... speriamo che anche altri client (OE?) percorrano questa strada...AnonimoRe: Le idiozie proseguono.....
> se tu non vuoi pubblicita' nella tua> cassetta, ci attacchi uno di quei adesivi> che trovi in giro con scritto "niente> pubblicita'"... con la casella email come> fai?Usi il munging.(io con questo metodo ho ricevuto solo tre o quattro messaggi di spam in un anno, per quattro indirizzi e-mail differenti)Cosa è il munging?Google, google, delle mie brame... : )byeAnonimoRe: Spam?!
- Scritto da: Anonimo> attivi dei filtri che blochino lo spam prima> di scaricarlo, non ci vuole molto visto che> il 99% lo riconosci dall'oggetto o dal> mittente...Per attivare questi filtri dovrei pagare un servizio che mi permette di farlo... soldi che se ne vanno per una cosa inutile...> e poi se non devi ricevere mail> più che importanti il gprs costa> tantissimo... pensa se ad esempio al posto> di 50k di spam ti manda qualche tuo amico> una mail con un po' di immagini da> 400k?...la paghi molto di più e> magari non era neanche quella mail che stavi> aspettando!Non è il mio caso: il mio cell scarta automaticamente le email più grandi di 20kB. Forse appena l'1% delle email che ricevo supera i 10kB, quindi la metà della mia spesa gprs è causata dallo spam. Lo dico a ragion veduta perché ormai è da 2 anni che leggo le email durante la giornata con il cellulare (Siemens) e solo quando rientro in ufficio le scarico su PC.> Lo spam sarà anche un problema ma> solo x il fatto che bisogna smistare la> posta, non per dimensioni delle mail!No, è un problema perché genera traffico web inutile: i costi di questo traffico a livello mondiale sono elevatissimi ed ognuno di noi paga di tasca propria un piccola percentuale di questi costi.ElendilRe: Spam?!
- Scritto da: Anonimo> Come mai sei così tollerante verso lo> spam?Sarà il proprietario di quella sedicente Tipografia di Roma che continua ad inviarmi proposte "interessanti" per la stampa di biglietti da visita...Dite un po': nessuno l'ha individuata? Vorrei mandargli una letterina raccomandata in cui chiedo informazioni sul trattamento dei miei dati...CiaoElendilIl problema è questo
AlloraPurtroppo, le email soggette maggiormente a questo fenomeno, sono quelle facilmente reperibili su internet...... Se gli utenti danno la loro email a chicchessia, non lamentiamoci se poi è intasata di mondezza!Se a un eventuale spammer servono degli indirizzi e-mail dove spammare, non ha che andare su GOOGLE, e digitare: indirizzi email databaseVi appaiono SITI che VENDONO inidirzzi E-MAIL d?utenti privati e d?aziende! A mio parere bisognerebbe colpire il problema alla radice, in altre parole ARRESTARE sia gli utilizzatori, che i gestori di queste banche dati! Nel primo caso mi sembra più difficile, visto che le persone che ne usufruiscono sono difficilmente identificabili, sempre che i gestori di tali servizi, non abbiano un elenco dei clienti, cosa a mio avviso molto improbabile.La seconda ipotesi invece mi sembra nettamente più facile da attuare, visto la facilità con cui questi soggetti, se cercati, diventano reperibili.Io mi domando come sia possibile, che queste ASSOCIAZIONI PER DELINQUERE, riescano a circolare cosi facilmente in internet! E vi dirò di piu: mi domando anche che responsabilità hanno i fornitori di HOSTING, che permettono a questa gente di aprire le loro insulse attività!==================================Modificato dall'autore il 12/03/2004 13.15.18BombardiereRe: Spam?!
azz..mi sa che è arrivata pure a me , giuro che se scopro chi èfaccio un post grande come una casaAnonimoSMTP
avete una mail che non avete fornito a nessuno, nessun forum, ng, etc.vi siete mai chiesti come fanno a carpire la vostra mail.1) individuare un server smtp2) tentare dei RCPT TO con dizionari di nomi, nick, comprese opportune modifiche tipiche, anno di nascità finale es: luigi78, e nel caso anche suffissi random3) se il server smtp risponde "recipient ok" allora vuol dire che l'indirizzo è valido4) tutto questo ripetuto senza fretta dopo qualche mese permetterebbe di raccimolare centinaia di migliaia di mail.soluzione: SMTP è stato creato in un periodo in cui lo spam non esisteva e sicuramente non ai livelli di oggi, occorre evolverlo, MA NON ALLA MANIERA DI GATEShttp://punto-informatico.it/forum/pol.asp?mid=562830AnonimoRe: SMTP
ok ,sentiamo la tua proposta. Fattibile.CiaoAnonimoRe: SMTP
- Scritto da: Anonimo> ok ,> > sentiamo la tua proposta. Fattibile.> > Ciao Io ho solo messo in luce un problema, pensa che alla IETF (Internet Engineering Task Forse, penso tu sappia chi sia e di che si occpua) ancora non hanno proposto nulla in merito, anzi pensandoci bene loro propongono una STMP con autenticazione.Se avessi una proposta l'avrei passata a quelli della IETF.Come si potrebbe fare, cancellare la risposta "recipient OK" ad esempio controllando solo che la mail è corretta da un punto di vista sintattico e non che sia effettivamente un utente valido per esempio.Insomma io non sto criticando nessuno, sto solo dicendo che SMTP va aggiornato in qualche modo.Se i provider controllassero questi tentativi verrebbero tacciati per violazione della privacy, quindi non è possibile demandare ai loro admin controlli contro questo tipo di pratica.Tu che proposte hai in merito?AnonimoRe: SMTP- PROPOSTA
Ciao... anche io sono vittima di questi forsennati spammers... Anche perche' con alcune caselle ho "saggiato" vari aspetti della rete... ovviamente fornendo quelle caselle come riferimento. Stranamente quelle caselle che diciamo non leggo mai sono le meno spammate... Questo vuol dire che in qualche maniera "testano" anche il traffico delle potenziali vittime. Ma ora veniamo alla PROPOSTA:UNA PAROLA CHIAVE ALL'INTERNO DELLA MAIL!Io la posta la leggo con npop http://hp.vector.co.jp/authors/VA003011/Un client mooolto tiny 93 kappa che mi permette di leggere le intestazioni direttamente sul server scasicando soltanto cio' che mi interessa.Da un po' di tempo se qualcuno mi vuole scrivere gli dico di inserire una parola tipo "lupoalberto" nel Subject... Quando arriva posta filtro i Subject ed il resto lo cancello direttamente sul server... Se invece di passare alla webmail (che peraltro non salva dallo spam) i Providers si concentrassero su un sistema di autorizzazione gestibile dall'utente forse eviterebbero di accollarsi sui server montagne di spazzatura.Ho riflettuto anche sul motivo per cui non sono state approntate soluzioni al problema... Io credo che anche lo spam concorra al conteggio dei "contatti" e del "traffico" con positivi riflessi sulla vendita dei banners pubblicitari....A buon intenditor.......lupocattivoRe: SMTP- PROPOSTA
- Scritto da: lupocattivo> Io la posta la leggo con npop > > hp.vector.co.jp/authors/VA003011 /> > Un client mooolto tiny 93 kappa che mi> permette di leggere le intestazioni> direttamente sul server scasicando soltanto> cio' che mi interessa.> Da un po' di tempo se qualcuno mi vuole> scrivere gli dico di inserire una parola> tipo "lupoalberto" nel Subject... Quando> arriva posta filtro i Subject ed il resto lo> cancello direttamente sul server... Se> invece di passare alla webmail (che peraltro> non salva dallo spam) i Providers si> concentrassero su un sistema di> autorizzazione gestibile dall'utente forse> eviterebbero di accollarsi sui server> montagne di spazzatura.> Ho riflettuto anche sul motivo per cui non> sono state approntate soluzioni al> problema... Io credo che anche lo spam> concorra al conteggio dei "contatti" e del> "traffico" con positivi riflessi sulla> vendita dei banners pubblicitari....A buon> intenditor.......io ho fatto una cosa simile, cioè accetto posta solo da indirizzi fidati, perchè ormai sta diventando una vera schifezza l'e-mail.AnonimoRe: SMTP- PROPOSTA -NON BASTA!!!
Ciao, anche se ti funziona il metodo non va bene.Gli spammers possono usare come mittente un indirizzo a loro piacimento!!! Tipo postmaster@tuoprovider.itE tu certo non hai filtrato il tuo provider!!!Oppure quelli piu' sadici ti mandano posta con mittente:tuoaccount@tuoprovider.it o meglio ancora usano il tuo indirizzo per spedire posta a an indirizzo sconosciuto e allora tu ricevi un: "Mail delivery error" da quel server!!!!Se vuoi saperne di piu' vedi su http://www.lupocattivo.it/trucchi_posta.htmsono due righe di info che stanno sul mio sito. CiaolupocattivoAnche in Italia denunciati spammer USA
V.:http://www.cloanto.com/users/mcb/19980124uce_files/20000803cloanto-it-uce-anon.tif(da http://nospam.info)AnonimoMa qualcuno...
risponde davvero alle mail per farsi allungare il membro??data la diffusione di quella mail...caspita devono essere disperati!AnonimoRe: Ma qualcuno...
Ma, infatti e' ridicolo, chi vuoi gli risponda?Possibile non lo capiscano?usseldridgeRe: Ma qualcuno...
- Scritto da: Anonimo> risponde davvero alle mail per farsi> allungare il membro??> data la diffusione di quella mail...> caspita devono essere disperati!non è necessario risponderequelle mail in HTML hanno una gif 1x1 con colore trasparente, con un nome in codice che è associato alla tua mail nel loro database (altro non è che una chiave primaria numerica)appena la leggi e se usi Outlook, questo la scaricherà.Il loro server a quel punto sa che tu hai letto la mail e quindi il generatore che utilizzano per creare indirzzi vittima, saprà che quella mai è valida.ecco perchè non è necessario rispondere.Alcuni Mail Reader, impediscono questa pratica.AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 12 mar 2004Ti potrebbe interessare