Pandora sfida PSP e DS. Con Linux

Pandora sfida PSP e DS. Con Linux

Attesa da schiere di smanettoni e appassionati di retrogaming, Pandora è una console Linux-based che promette di emulare tutti i sistemi pre PlasyStation allo stato dell'arte e di far girare complessi giochi 3D
Attesa da schiere di smanettoni e appassionati di retrogaming, Pandora è una console Linux-based che promette di emulare tutti i sistemi pre PlasyStation allo stato dell'arte e di far girare complessi giochi 3D

Dopo aver alimentato il gossip hi-tech per mesi, si affaccia finalmente sul mercato Pandora, una console portatile basata su Linux che fa della potenza e della versatilità le sue armi migliori. La società inglese che l’ha sviluppata, OpenPandora , ha avviato le pre-ordinazioni dei primi 3mila esemplari della console: esemplari che saranno consegnati nelle mani degli acquirenti il 30 novembre, in occasione del lancio ufficiale sul mercato di Pandora.

La nuova console da taschino, che in Gran Bretagna verrà venduta a 199 sterline (circa 250 euro), è stata progettata sulla base dei suggerimenti provenienti dalla comunità degli utenti di GP32 e GP2X , due altre console Linux-based prodotte, rispettivamente, dalle società coreane Gamepark e Gamepark Holdings . L’obiettivo dei tre principali ideatori di Pandora, Craig Rothwell, Michael Weston e Michael Mrozek, era proprio quello di creare un dispositivo da gioco che colmasse le lacune della GP2X e fornisse una potenza grafica paragonabile a quella di una Xbox di prima generazione.

Il risultato è Pandora, una console con design clamshell (simile a quello di Nintendo DS) dotata di due controller analogici, un pad digitale, quattro pulsanti di gioco e una mini tastiera QWERTY a 43 tasti : grazie a quest’ultima, Pandora ambisce anche al ruolo di computer handheld.

Sotto lo chassis, il cui spessore non è esattamente da taschino, si cela al proprio interno una CPU ARM da 600 MHz , overcloccabile “ufficialmente” a 900 MHz, e un processore grafico PowerVR SGX da 110 MHz capace di supportare le API 3D OpenGL 2.0.

Il display è di tipo touchscreen , ha una diagonale di 4,3 pollici e lavora alla risoluzione di 800 x 480 punti; è inoltre accreditato di visualizzare 16 milioni colori. La Sony PSP ha un display analogo, ma utilizza una risoluzione decisamente inferiore, pari a 480 x 272 pixel.

Questa dotazione hardware, a cui si aggiungono un processore video, 128 MB di memoria DDR333 e 256 MB di memoria NAND flash, dovrebbe consentire a Pandora di far girare giochi 3D piuttosto complessi e di eseguire la quasi totalità degli emulatori in circolazione – quali quelli per Amiga, Sega Mega Drive, Atari ST ecc. – a piena velocità. La tastiera costituisce un grande vantaggio per l’emulazione dei vecchi home computer, come C64, Amiga o Atari, ed evita l’utilizzo di scomode tastiere virtuali a video.

Nello sviluppo della propria console, OpenPandora non è scesa a compromessi neppure in ambito connettività e espansibilità: il dispositivo fornisce infatti WiFi 802.11b/g , Bluetooth 2.0+EDR, doppio slot per schede SDHC, doppia porta USB (una attraverso cui è possibile ricaricare Pandora, ed una a cui è possibile collegare periferiche che necessitano di alimentazione), uscita TV, uscita cuffie e porta UART (per hacking e debugging). Pandora esibisce infine due speaker stereo e un microfono, quest’ultimo eventualmente utilizzabile in combinazione con il modulo WiFi per applicazioni VoIP.

La batteria integrata ha una capacità di 4000 mAh , che secondo OpenPandora può garantire fino a 10 ore di video o gioco e fino a 100 ore di riproduzione audio.

Per Pandora sono già disponibili diversi emulatori , incluso quello per Playstation 1, e un porting di Ubuntu Linux. Com’è successo con GP32 e GP2X, la disponibilità di emulatori e giochi di pubblico dominio rappresenta la principale attrattiva per gli utenti che acquistano questa console. Attorno a Pandora potrebbe anche nascere un discreto mercato di giochi commerciali, ma perché ciò avvenga è necessario che la console raggiunga una sufficiente penetrazione sul mercato.

Per rispondere al lancio di Pandora, lo scorso mese Gamepark Holdings ha annunciato il futuro lancio di Wiz , erede ufficiale della GP2X. Rispetto a quest’ultima, Wiz sarà un po’ più piccola e fornirà un processore più potente, un acceleratore grafico 3D (del tutto assente nella GP2X), un doppio controller analogico, un maggior quantitativo di memoria, un microfono integrato, un orologio interno e una batteria ricaricabile integrata al posto delle pile stilo.

Come la GP2X F200, anche la Wiz adotterà uno schermo touchscreen (benché più piccolo), uno slot SDHC e un sistema operativo Linux-based.

Una presentazione della console, con le specifiche tecniche integrali, è accessibile qui . Per il momento non si conosce né il prezzo né la data di commercializzazione di Wiz.

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Pubblicato il
2 ott 2008
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