Con un investimento quantificato in circa 460 milioni di dollari, Sony si garantisce il controllo quasi totale sui Peanuts. Per essere più precisi, l’azienda nipponica ha acquisito il 41% della proprietà dalla canadese WildBrain. Questo, sommato al 39% già in suo possesso fin dal 2018, porta la quota a un totale dell’80%. Insomma, otto strisce su dieci.
Sony ha comprato i Peanuts
Prima che Snoopy, Charlie Brown, Shermy e Patty possano trovare una nuova casa nel colosso giapponese servirà però il via libera da parte delle autorità. Una volta ottenuto, il brand sarà gestito da una sussidiaria. Ecco quanto si legge nel comunicato stampa.
I Peanuts sono un’icona intramontabile … Unendo le nostre forze, abbiamo la capacità unica e la straordinaria opportunità di proteggere e plasmare il futuro di questi amati personaggi per le generazioni a venire.
La parte restante, il 20%, è ancora nelle mani degli eredi di Charles M. Schulz, il fumettista statunitense scomparso nel 2000 che nell’ormai lontano 1950 pubblicò la prima striscia dei Peanuts su alcuni quotidiani d’oltreoceano. Tra questi figurano anche il Washington Post e il Chicago Tribune.
Formalmente, l’acquisizione è opera della giapponese Sony Music Entertainment e della statunitense Sony Pictures Entertainment Inc. Non è chiaro quali iniziative seguiranno all’accordo. Con tutta probabilità, vedremo arrivare nuovi contenuti. Chissà come l’avrebbe commentata l’autore. Di certo con l’ironia che ha contraddistinto tutta la sua opera.
C’è di mezzo qualche progetto AI?
Considerando i tempi e i trend del momento, non è da escludere che tra i progetti messi in cantiere ce ne possa essere qualcuno legato all’ambito dell’intelligenza artificiale. Dopotutto, la recente stretta di mano tra Disney e OpenAI ha dimostrato che nessuna proprietà intellettuale è al sicuro dal fascino (e dai capitali) di chi controlla gli algoritmi. Non siamo però certi di esser pronti a vedere fumetti di Charlie Brown nati da un prompt.