Pegasus è stato utilizzato per spiare 1.223 utenti WhatsApp in 51 paesi durante una campagna di spionaggio nel 2019. Questa informazione è contenuta in un documento reso pubblico venerdì 4 aprile e relativo alla causa in corso tra Meta e NSO Group. La software house israeliana ha intanto intensificato la sua attività di lobbying per cercare il “perdono” dall’amministrazione Trump.
Spionaggio a tappeto con Pegasus
Meta ha denunciato NSO Group a fine 2019 perché Pegasus è stato utilizzato per spiare circa 1.400 persone sfruttando una vulnerabilità di WhatsApp. L’azienda di Menlo Park ha dimostrato il diretto coinvolgimento della software house israeliana attraverso i suoi server negli Stati Uniti.
In base al documento, il numero esatto di vittime è 1.223. Si trovano principalmente in Messico (456), India (100) e Bahrain (82). Seguono Marocco (69), Pakistan (58), Indonesia (54) e Israele (51). Tra i paesi occidentali ci sono Spagna (12), Paesi Bassi (11), Ungheria (8), Francia (7), Regno Unito (2) e Stati Uniti (1). Le attività di spionaggio sono avvenute in due mesi (aprile e maggio 2019).
Non è chiaro se lo spyware sia stato acquistato e usato direttamente dai governi dei suddetti paesi. NSO Group ha sempre sostenuto che Pegasus viene fornito solo alle forze dell’ordine e alle agenzie di intelligence per le loro indagini su attività criminali, tra cui la lotta al terrorismo.
Considerato il numero elevato di vittime in Messico appare evidente che lo spyware è stato usato per spiare anche persone della società civile. Secondo il New York Times, il Messico ha speso oltre 60 milioni di dollari per la licenza di Pegasus. In base a quanto rivelato durante il procedimento legale, la licenza annuale può costare fino a 6,8 milioni di dollari.
NSO Group è stata inserita nella Entity List del Dipartimento del Commercio il 3 novembre 2021. Wired ha scoperto che la software house israeliana cerca un appoggio politico per ottenere il perdono dall’amministrazione Trump. A tale scopo avrebbe scelto Vogel Group per le attività di lobbying.
Diversi membri dell’azienda, incluso il fondatore, hanno avuto (e forse hanno ancora) contatti con politici repubblicani e Donald Trump. NSO Group spera quindi di essere rimossa dalla Entity List e cercherà di ottenere la revoca dell’ordine esecutivo di Biden che vieta l’uso di spyware commerciali da parte del governo.