La notizia ormai è nota: con una sentenza dei giorni scorsi che, tuttavia, nessuno sembra aver ancora letto, il Tribunale di Modica avrebbe condannato Carlo Ruta – storico e blogger siciliano – per stampa clandestina .
Se la notizia fosse confermata, la decisione affermerebbe un principio importante che va ben al di là della singola vicenda e della pur grave condanna di un blogger: quello secondo cui anche i blog vanno registrati presso il registro della Stampa di cui alla Legge n. 47 del 1948 cui, negli ultimi cinquant’anni, è rimasta affidata la disciplina della materia nonostante gli importanti cambiamenti intervenuti nel mondo dell’informazione e della comunicazione.
L’art. 16 della citata legge, infatti, stabilisce a chiare lettere che “Chiunque intraprenda la pubblicazione di un giornale o altro periodico senza che sia stata eseguita la registrazione prescritta dall’art. 5, è punito con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a lire 500.000”.
L’art. 5 della stessa Legge, a sua volta, prevede che “Nessun giornale o periodico può essere pubblicato se non sia stato registrato presso la cancelleria del tribunale, nella cui circoscrizione la pubblicazione deve effettuarsi.”.
Il blog come un “giornale o periodico” dunque?
La questione è al centro di un dibattito che negli ultimi anni si è riproposto all’attenzione degli addetti ai lavori con periodicità che si potrebbe definire regolare se non si corresse – così facendo – il rischio di vedersi contestare il reato di stampa clandestina.
Andiamo con ordine e cerchiamo di capire perché un’ipotesi quale quella dell’equiparazione di un blog ai giornali e periodici è meno peregrina – norme di legge alla mano – di quanto l’esperienza suggerirebbe a ciascuno di noi.
Il comma 3 dell’art. 1 della bruttissima nuova legge sull’editoria (7 marzo 2001, n. 62) prevede che “Al prodotto editoriale si applicano le disposizioni di cui all’articolo 2 della legge 8 febbraio 1948, n. 47 ” e che “il prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare e contraddistinto da una testata, costituente elemento identificativo del prodotto, è sottoposto, altresì, agli obblighi previsti dall’articolo 5 della medesima legge n. 47 del 1948 “.
Il primo comma della stessa Legge contiene una definizione di prodotto editoriale omnicomprensiva secondo la quale “per “prodotto editoriale”, ai fini della presente legge, si intende il prodotto realizzato su supporto cartaceo, ivi compreso il libro, o su supporto informatico, destinato alla pubblicazione o, comunque, alla diffusione di informazioni presso il pubblico con ogni mezzo, anche elettronico, o attraverso la radiodiffusione sonora o televisiva, con esclusione dei prodotti discografici o cinematografici”.
La nuova legge sull’editoria, dunque, prevede l’applicabilità dell’art. 2 della vecchia legge sulla stampa a tutti i siti internet destinati alla diffusione di informazioni e l’applicabilità altresì dell’art. 5 della stessa legge – quello appunto recante l’obbligo di registrazione presso i tribunali – dei soli siti internet destinati alla diffusione di informazioni contraddistinti da una testata e diffusi al pubblico con periodicità regolare.
Il quadro normativo è completato dalla disposizione contenuta al comma 3 dell’art. 7 del Decreto Legislativo n. 70 del 9 aprile 2003 attraverso il quale è stata data attuazione alla Direttiva sul commercio elettronico.
Secondo tale disposizione “la registrazione della testata editoriale telematica è obbligatoria esclusivamente per le attività per le quali i prestatori del servizio intendano avvalersi delle provvidenze previste dalla legge 7 marzo 2001, n. 62”.
Si tratta di una disposizione scritta in modo ambiguo e poco puntuale perché ha per oggetto un’entità – la “testata telematica” – diversa da quella oggetto della nuova disciplina sull’editoria – il “prodotto editoriale” – e perché fa generico riferimento ad una “registrazione” senza, tuttavia, chiarire se tale registrazione sia quella presso i Tribunali o, piuttosto, quella presso il ROC, Registro Unico degli Operatori della comunicazione.
La differenza non è di poco conto.
Se, infatti, la registrazione di cui all’art. 7 del D.Lgs. 70/2003 è quella prevista all’art. 5 della Legge sulla Stampa, i blogger italiani possono dormire sonni tranquilli e sentirsi liberi – anche laddove aggiornino quotidianamente i propri blog – di decidere se iscrivere o meno il proprio sito presso il registro della Stampa tenuto presso il Tribunale.
Se, invece, il riferimento dovesse intendersi come rivolto al ROC, la questione sarebbe diversa e gli autori di blog a contenuto informativo che postano con “periodicità regolare” si ritroverebbero soggetti all’obbligo di iscrizione di cui alla Legge sulla Stampa e, qualora non vi provvedano, esposti al rischio di sentirsi contestare il reato di stampa clandestina per quanto assurdo ciò possa sembrare.
Dura lex sed lex e, per quanto sia difficile da accettare, l’attuale contesto normativo – caratterizzato da disposizioni ambigue e confuse varate da legislatori che hanno sempre manifestato scarso interesse per le questioni della Rete – legittima la magistratura a pervenire a conclusioni che, inesorabilmente, suonano censorie e contrarie all’esercizio, in Internet, della libertà di manifestazione del pensiero.
Ma c’è di più.
Mentre, infatti, un blogger – stante la possibile equiparazione del suo blog a giornali e periodici – rischia di vedersi contestare il reato di stampa clandestina, esso – come dimostra un altro recente episodio di mala giustizia – non può poi neppure fare affidamento sulle speciali garanzie che nel nostro Paese assistono la stampa: prima tra tutte l’insequestrabilità – se non in casi tassativamente individuati dalla legge – degli stampati.
A ciò si aggiunga che il blogger, qualora attraverso i suoi post diffami qualcuno, corre il rischio di vedersi contestata l’ipotesi aggravata del reato, caratteristica di chi esercita professionalmente l’attività giornalistica.
Troppa confusione e troppe ambiguità: occorrono, con urgenza, leggi nuove che riordinino le previsioni di quelle vecchie (e meno vecchie) alla luce del mutato contesto dell’informazione in Rete senza imbrigliare chi vuol far sentire la sua voce e, ad un tempo, garantendo a tutti la certezza di poter chiedere giustizia nell’ipotesi in cui altri offendano la propria immagine o reputazione.
È un discorso complesso che tocca, tra gli altri, il tema della tradizionale distinzione tra chi fa professionalmente informazione e chi, più o meno assiduamente, utilizza le nuove risorse telematiche per dire la sua.
Entrambe le categorie di soggetti debbono avere eguali responsabilità ed eguali garanzie o, piuttosto, come accade oggi, è giusto continuare a far pesare maggiori responsabilità sui professionisti dell’informazione garantendo, tuttavia, a questi ultimi anche maggiori garanzie?
Guido Scorza
www.guidoscorza.it
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Puro masochismo
Cioè molti si pagano strumenti come il blackberry o il telefonino per permettere ai colleghi di rompergli i cog1i0ni a qualunque ora del giorno e della notte ?Contenti loro !Beh ora che ci penso potrebbero dire la stessa cosa di me che sto leggendo pi invece di andarmene a dormire.guastRe: Puro masochismo
- Scritto da: guast> Cioè molti si pagano strumenti come il blackberry> o il telefonino per permettere ai colleghi di> rompergli i cog1i0ni a qualunque ora del giorno e> della notte> ?> Beh basterebbe avere una sim aziendale ed una privata quando non vuoi essere disponibile per l'azienda et similia cambi sim.> Contenti loro !> Beh ora che ci penso potrebbero dire la stessa> cosa di me che sto leggendo pi invece di> andarmene a> dormire.In ogni caso non cambia nulla l'importante e' che il fatto di usare un mezzo "proprio" ti venga retribuito, spese d'uso e manutenzione, riparazioni, ammortamento, questo vale tanto per il telefono quanto per qualsiasi altro mezzo.Solo una domanda, sui pc portatili propri le licenze? Mi spiego meglio esistono programmi licenziati per uso solo personale e non "aziendale"... Che succede se si usa il proprio portatile personale anche per uso "aziendale", peraltro di un'azienda non tua, c'e' violazione del contratto di licenza? E se c'e' chi ne e' responsabile il proprietario del pc o il legale rappresentante dell'azienda che ha obbligato il dipendente all'uso del mezzo proprio?Lasciamo poi perdere il discorso di sicurezza, gia' cosi' le reti aziendali sono dei colabrodi figuriamoci se ognuno puo' portare da casa i propri pc ed attacarvici...nanoBastardoRe: Puro masochismo
- Scritto da: guast> Cioè molti si pagano strumenti come il blackberry> o il telefonino per permettere ai colleghi di> rompergli i cog1i0ni a qualunque ora del giorno e> della notte> ?e perché non il portatile fichEtto per lavorare anche in mensa? > Contenti loro !> Beh ora che ci penso potrebbero dire la stessa> cosa di me che sto leggendo pi invece di> andarmene a> dormire.beh, questo lo faccio anch'io... accidenti...user234943Il mio caso...
Lavoro per questa GRANDE azienda da poco più di sei anni. Quando sono arrivato, ho fatto tre mesi da consulente, ovviamente utilizzando il mio computer personale. Che a suo tempo era un portatile Sony Vaio P3 866.Poi fui assunto, e al mio capo comprarono un nuovo portatile (lui pretendeva di avere il masterizzatore), a me rifilarono il suo. Un HP P3 800 Mhz. Capii in seguito il motivo per il quale lui lo volle cambiare, spesso e volentieri si freezzava completamente; non per colpa del software, però. Lo stesso scherzo lo faceva sia con il suo Windows2000 originale installato dai dischi di ripristino, sia con il WinXp aziendale che con qualsiasi linux (live o meno) che facevo partire. Due anni dopo all'ennesimo freeze, non si volle più accendere.Chiesi un nuovo portatile:- Non ci sono soldi- Al momento non ne abbiamoMi sono arrangiato come ho potuto. Saltellando di qua e di la sui computer fissi che gli altri colleghi non stavano usando. Il tutto facendo anche la reperibilità, il che significava che se alle due di notte ti chiamavano per una ca**ata, in ogni caso mi toccava correre in azienda per capire il problema.Dopo un bel po' di mesi, ad un collega cambiarono computer (eh, si, per lui i soldi evidentemente c'erano) ed il suo fu passato a me. Un bellissimo P3 550. Che sto usando ancora adesso e che presenta però dei piccoli difetti:- non funziona la tastiera interna, devo usarne una tradizionale- il touchpad è praticamente impazzito, sembra governato dai fantasmi, sollevo la tastiera e stacco il connettore, unico modo per non diventare pazzo pure io. Mouse PS2 infilato nel retro e via, come se niente fosse.- Batteria morta.- Vano del lettore CD vuoto (prima di darmelo, hanno pensato bene di togliere il lettore e darlo a chi ne aveva più bisogno)- le porte USB sul retro non funzionano.- la porta PCMCIA non funziona- il modem non esiste (hanno tolto la schedina interna).In questi ultimi 4 anni però ho dovuto sostituire (a mie spese) ben tre volte il disco fisso, pare che questo PC abbia la bella abitudine di bruciarli (sarà per questo che li hanno cambiati a tutti gli altri colleghi?). Ma ogni volta "non ci sono soldi per comprarne uno nuovo).Recentemente avevo trovato una offerta su eBay e così ho espanso la memoria da 128mb a 512.Però lavoro ottimamente, non si impianta mai, non mi da problemi, non è lento, non si blocca.Al contrario delle altre due serie di PC portatili che nel frattempo sono state date ai colleghi "più fortunati". Loro sempre li a lamentarsi che hanno bisogno di un Pc più potente. Io invece con il mio caro vecchio catorcio, tiro avanti senza che mai una volta il PC si sia bloccato o altro.Perchè non uso il mio computer personale? Semplice, perchè c'è una legge poco conosciuta in Italia che dice che se tu attacchi il tuo PC alla rete aziendale, per tutto il tempo che è connesso fisicamente a tale rete, il PC non è più tuo. In quel momento il gestore della rete lo può prendere, e tuo non hai neanche il diritto di lamentarti.Visto che "non ci sono mai soldi" non vorrei mai che me lo prendano per venderlo e farci si qualche centinaio di euro per comprare il babylon ai colleghi.teddybearRe: Il mio caso...
Hai qualche riferimento alla legge di cui parli?Mi sta venendo la pelle d'oca solo a pensarci...Adesso non porterò mai piu' il mio portatile in azienda!CooosaRe: Il mio caso...
- Scritto da: Cooosa> Hai qualche riferimento alla legge di cui parli?> Mi sta venendo la pelle d'oca solo a pensarci...> Adesso non porterò mai piu' il mio portatile in> azienda!lascia solo che lo facciano UNA sola voltauser234943Re: Il mio caso...
- Scritto da: teddybear> > Visto che "non ci sono mai soldi" non vorrei mai> che me lo prendano per venderlo e farci si> qualche centinaio di euro per comprare il babylon> ai> colleghi.Piu' che altro da "dipendente" se utilizzi un tuo pc - notebook privato alla rete aziendale ti possono sempre attaccare dal lato "privacy-tutela notizie riservate aziendali" qualora non gli andassi piu' a genio come dipendente.picchiatelloRe: Il mio caso...
- Scritto da: teddybear> Lavoro per questa GRANDE azienda da poco più di> masterizzatore), a me rifilarono il suo. Un HP P3> 800 Mhz. Capii in seguito il motivo per il quale> lui lo volle cambiare, spesso e volentieri si> freezzava completamente; non per colpa del> software, però. Lo stesso scherzo lo faceva siaNon e' improbabile che a seguito di una caduta il processore si sia staccato quel tanto che basta da dare problemi di blocco in modo casuale.Aprire e controllare che tutti i pezzi siano incastrati a dovere. :)> c'erano) ed il suo fu passato a me. Un bellissimo> P3 550. Che sto usando ancora adesso e che> presenta però dei piccoli> difetti:> - non funziona la tastiera interna, devo usarne> una> tradizionaleLa flat andata o staccata o relativa elettronica guasta.> - il touchpad è praticamente impazzito, sembra> governato dai fantasmi, sollevo la tastiera ea occhio si e' rovinato il sensore, andrebbe sostituito tutto il blocchetto.> stacco il connettore, unico modo per non> diventare pazzo pure io. Mouse PS2 infilato nel> retro e via, come se nientetanto cmq avevi gia' la kb esterna ;)> - le porte USB sul retro non funzionano.ahio; mettere una pcmcia?> - la porta PCMCIA non funzionaahio... :D> - il modem non esiste (hanno tolto la schedina> interna).Modem esterno seriale.> In questi ultimi 4 anni però ho dovuto sostituire> (a mie spese) ben tre volte il disco fisso, pareCavolo.> Recentemente avevo trovato una offerta su eBay e> così ho espanso la memoria da 128mb a> 512.Cioe', paghi di tasca tua materiale per il lavoro d'ufficio? ramme e hdd?ma poi ti rimborsano?!?> Perchè non uso il mio computer personale?> Semplice, perchè c'è una legge poco conosciuta in> Italia che dice che se tu attacchi il tuo PC alla> rete aziendale, per tutto il tempo che è connesso> fisicamente a tale rete, il PC non è più tuo. In> quel momento il gestore della rete lo può> prendere, e tuo non hai neanche il diritto di> lamentarti.questa mi suona stranafonti?Piu' facile che la policy di sicurezza dica che alla rete non ci si puo' attaccare se non con dispositivi dell'azienda, fatti salvi casi eccezionali che cmq richiedono autorizzazione e verifica.In quel caso forse te lo possono sequestrare (o requisire).CYAz f kRe: Il mio caso...
- Scritto da: z f k> - Scritto da: teddybear> Non e' improbabile che a seguito di una caduta il> processore si sia staccato quel tanto che basta> da dare problemi di blocco in modo> casuale.> Aprire e controllare che tutti i pezzi siano> incastrati a dovere.L'ho aperto migliaia di volte...> > - non funziona la tastiera interna, devo usarne> > una> > tradizionale> > La flat andata o staccata o relativa elettronica> guasta.La flato l'ho staccata io, perchè come il mouse, alle volte si "riattivava" e fingeva di premere qualche tasto, che di soliot erano sempre i soliti CTRL, SHIFT o simili.> > - il touchpad è praticamente impazzito, sembra> > governato dai fantasmi, sollevo la tastiera e> > a occhio si e' rovinato il sensore, andrebbe> sostituito tutto il blocchetto.Si, con un mouse esterno :D> tanto cmq avevi gia' la kb esterna ;)Alla faccia del portatile.> > - le porte USB sul retro non funzionano.> ahio; mettere una pcmcia?> > - la porta PCMCIA non funziona> ahio... :DE con questo coso vogliono che io faccia la reperibilità. E come cappero mi connetto? Ah, già... tanto la GPRS/UMTS non me l'hanno data, visto che tanto la PCMCIA non funziona... tanto vale ...> > - il modem non esiste (hanno tolto la schedina> > interna).> > Modem esterno seriale.QUALE SERIALE? Era uno dei primi PC che non aveva più le seriali e parallele onboard.> > In questi ultimi 4 anni però ho dovuto> sostituire> > (a mie spese) ben tre volte il disco fisso, pare> Cavolo.Pare che sia un difetto di quella serie, anche quando l'avevano i colleghi (altri computer della stessa serie/modello), la moria degli HD era altissima.> > Recentemente avevo trovato una offerta su eBay e> > così ho espanso la memoria da 128mb a> > 512.> Cioe', paghi di tasca tua materiale per il lavoro> d'ufficio?Se uno vuole lavorare...> ramme e hdd?> ma poi ti rimborsano?!?Si, a fine mese mi danno uno stipendio. ;-)> > Perchè non uso il mio computer personale?> > Semplice, perchè c'è una legge poco conosciuta> in> > Italia che dice che se tu attacchi il tuo PC> alla> > rete aziendale, per tutto il tempo che è> connesso> > fisicamente a tale rete, il PC non è più tuo. In> > quel momento il gestore della rete lo può> > prendere, e tuo non hai neanche il diritto di> > lamentarti.> > questa mi suona strana fonti?Sono passati tanti anni, ricordo che si faceva esplicitamente menzione di un caso capitato in IBM, di più non so. Comunque da noi in ufficio la conoscono tutti... quasi.> Piu' facile che la policy di sicurezza dica che> alla rete non ci si puo' attaccare se non con> dispositivi dell'azienda, fatti salvi casi> eccezionali che cmq richiedono autorizzazione e> verifica.Seeee.... con tutti i consulenti che girano tutti i giorni, figurati se gli amministratori di rete (che poi sarei io) hanno anche il tempo di controllare tutti i PC.teddybearRe: Il mio caso...
O.o incredibile, se veramente esiste questa legge a me avrebbero dovuto sequestrare tutto 20 volte O.oSe solo ci provano, io gli do il portatile (c'e' una legge eh).Si, ma a 220 Khm/h in fronte. E se ancora non si è spaccato il cranio, riprendo il portatile e insisto a mazzate in testa fin quanto l'hd non gli penetra nelle ossa.Esagerazione a parte, nel MIO computer ci sono i MIEI dati PERSONALI, infrazione alla legge sulla privacy, eccetera. Non so quanto questa legge possa essere applicabile nella realtà.Io il pc me lo devo portare perchè non mi danno NULLA, nemmeno il p1 133. Se provano soltanto a fare una cosa del genere, uno mi licenzio in tronco istantaneamente, 2 prendo e faccio 200 denunce, oltre ad andarmi a riprendere il MIO hardware a costo di cannonate.lunaRe: Il mio caso...
- Scritto da: teddybear> Perchè non uso il mio computer personale?> Semplice, perchè c'è una legge poco conosciuta in> Italia che dice che se tu attacchi il tuo PC alla> rete aziendale, per tutto il tempo che è connesso> fisicamente a tale rete, il PC non è più tuo. In> quel momento il gestore della rete lo può> prendere, e tuo non hai neanche il diritto di> lamentarti.ah sì la conosco: la famosa "usucapione elettronica"...ma per favorema stiamo scherzando ? il pc aziendale si guasta, devo continuare a lavorare e d'accordo con il superiore porto il mio pc di casa. Dopo un po' che lavoro arriva un tizio dell'assistenza e lo sequestra e dopo qualche giorno l'azienda se lo rivendeguarda, t'hanno raccontato una ballae cmq se ti capitasse tu hai sempre il diritto di denunciarli per furtoanche se esistesse una tale legge del malfatta nessuno a priori può dire come andrà a finire il processo, il diritto di sporgere denuncia rimane semprea questo punto sarebbe interessante sapere il nome di questa azienda che mette in giro notizie così inquietantiHynemRe: Il mio caso...
- Scritto da: Hynem> - Scritto da: teddybear> ah sì la conosco: la famosa "usucapione> elettronica"...> ma per favore> > ma stiamo scherzando ?No.> il pc aziendale si guasta,> devo continuare a lavorare e d'accordo con il> superiore porto il mio pc di casa.In caso di accordo scritto, ovviamente la legge decade. Però deve appunto esserci un accordo scritto che ti autorizza a connettere apparecchiature tue alla rete aziendale. Altrimenti, qualsiasi cosa connessa alla rete aziendale è da considerarsi proprietà aziendale.> Dopo un po' che lavoro arriva un tizio dell'assistenza> e lo sequestra e dopo qualche giorno l'azienda se lo> rivende> guarda, t'hanno raccontato una ballaNo.teddybearRe: Il mio caso...
- Scritto da: Hynem> - Scritto da: teddybear> > Perchè non uso il mio computer personale?> > Semplice, perchè c'è una legge poco conosciuta> in> > Italia che dice che se tu attacchi il tuo PC> alla> > rete aziendale, per tutto il tempo che è> connesso> > fisicamente a tale rete, il PC non è più tuo. > guarda, t'hanno raccontato una balla> e cmq se ti capitasse tu hai sempre il diritto di> denunciarli per> furtosulla legge citata da teddy non so che dire, ma di sicuro non è possibile portare roba propria al lavoro.non ho mai capito i limiti di questa legge, ma in teoria a parte i vestiti non dovresti avere nulla.user234943Re: Il mio caso...
ahahahaha leggendoti mi e' venuto in mente quello che era successo a me. Ero l'unico programmatore/sistemista/scimmia di $piccola_ma_robusta_azienda_elettronica, i miei colleghi per usare office avevano rombanti pc con Gb a pioggia in hd e ram...per non parlare delle cpu sempre le piu' veloci.A me invece avevano rifilato un cassone lento come una lumaca."ehm e' un po' lento, non si potrebbe avere qualcosa piu' performante ?""ma no dai, mica devi usare powerpoint e fare le presentazioni o usare il simulatore xyz""si ma per compilare sto fermo 1 ora e non riesco a fare altro""ah be' allora si. Spedisco l'ordine immantinente e domani ti arriva"L'indomani e' stato ovviamente due mesi dopo ma comunque e' arrivato...si' si' un bel cassone assemblato. Lo apro e vedo il suo bel processore P3, 64mb di ram e disco da 10Gb."senti ma non si poteva avere piu' ram""con quello che costa, ma che te ne fai di piu' ram con un processore da 400 Mhz?!?!?"Per farla breve il cassone-2 aveva un processore ipercloccato, la ram la cannibalizzavo dai pc nuovi che arrivavano ai colleghi come peraltro masterizzatori,hd, schede grafiche e sono andato avanti per degli anni in questa situazione.Devo dire che non ho mai piu' visto un pc cosi' performante.nomen omenRe: Il mio caso...
Che ditta triste... ma tipicamente italiana dove l'informatica non é fondamentale per produrre ma é un extra che purtroppo si deve avere. Mi vien la nausea a leggere queste cose.TerminatorRe: Il mio caso...
- Scritto da: Terminator> Che ditta triste... ma tipicamente italiana dove> l'informatica non é fondamentale per produrre ma> é un extra che purtroppo si deve avere. Mi vien> la nausea a leggere queste> cose.Tipicamente italiana?Ehm... è una multinazionale, parafrasando Davide Bianchi, la chiamerei $trasportiamo_il_mondo.comteddybearRe: Il mio caso...
Tipicamente italiana, visto che lavori nella sede italiana. Nelle sedi estere probabilmente ti riderebbero dietro. Come ridevano della mia sede i colleghi europei. E io ridevo con loro perché concordavo con loro che i miei superiori italiani erano dei poveretti.TerminatorRe: Il mio caso...
- Scritto da: teddybear> Lavoro per questa GRANDE azienda da poco più di> sei anni. Quando sono arrivato, ho fatto tre mesi> da consulente, ovviamente utilizzando il mio> computer personale. Che a suo tempo era un> portatile Sony Vaio P3> 866.Iniziamo subito a calarci le braghe...> Poi fui assunto, e al mio capo comprarono un> nuovo portatile (lui pretendeva di avere il> masterizzatore), a me rifilarono il suo. Un HP P3> 800 Mhz. Capii in seguito il motivo per il quale> lui lo volle cambiare, spesso e volentieri si> freezzava completamente; non per colpa del> software, però. Lo stesso scherzo lo faceva sia> con il suo Windows2000 originale installato dai> dischi di ripristino, sia con il WinXp aziendale> che con qualsiasi linux (live o meno) che facevo> partire. Due anni dopo all'ennesimo freeze, non> si volle più> accendere.Capita purtroppo...> Chiesi un nuovo portatile:> - Non ci sono soldi> - Al momento non ne abbiamo> Mi sono arrangiato come ho potuto. Saltellando di> qua e di la sui computer fissi che gli altri> colleghi non stavano usando. Il tutto facendo> anche la reperibilità, il che significava che se> alle due di notte ti chiamavano per una ca**ata,> in ogni caso mi toccava correre in azienda per> capire il> problema.E qui le mutande sono sparite...> Dopo un bel po' di mesi, ad un collega cambiarono> computer (eh, si, per lui i soldi evidentemente> c'erano) ed il suo fu passato a me. Un bellissimo> P3 550. Che sto usando ancora adesso e che> presenta però dei piccoli> difetti:> - non funziona la tastiera interna, devo usarne> una> tradizionale> - il touchpad è praticamente impazzito, sembra> governato dai fantasmi, sollevo la tastiera e> stacco il connettore, unico modo per non> diventare pazzo pure io. Mouse PS2 infilato nel> retro e via, come se niente> fosse.> - Batteria morta.> - Vano del lettore CD vuoto (prima di darmelo,> hanno pensato bene di togliere il lettore e darlo> a chi ne aveva più> bisogno)> - le porte USB sul retro non funzionano.> - la porta PCMCIA non funziona> - il modem non esiste (hanno tolto la schedina> interna).> In questi ultimi 4 anni però ho dovuto sostituire> (a mie spese) ben tre volte il disco fisso, pare> che questo PC abbia la bella abitudine di> bruciarli (sarà per questo che li hanno cambiati> a tutti gli altri colleghi?). Ma ogni volta "non> ci sono soldi per comprarne uno> nuovo).> Recentemente avevo trovato una offerta su eBay e> così ho espanso la memoria da 128mb a> 512.> Bene, le braghe sono abbassate, le mutande pure, vediamo un po'...ah! già! la vasella!> Però lavoro ottimamente, non si impianta mai, non> mi da problemi, non è lento, non si> blocca.> > Al contrario delle altre due serie di PC> portatili che nel frattempo sono state date ai> colleghi "più fortunati". Loro sempre li a> lamentarsi che hanno bisogno di un Pc più> potente. Io invece con il mio caro vecchio> catorcio, tiro avanti senza che mai una volta il> PC si sia bloccato o> altro.> > Perchè non uso il mio computer personale?> Semplice, perchè c'è una legge poco conosciuta in> Italia che dice che se tu attacchi il tuo PC alla> rete aziendale, per tutto il tempo che è connesso> fisicamente a tale rete, il PC non è più tuo. In> quel momento il gestore della rete lo può> prendere, e tuo non hai neanche il diritto di> lamentarti.> > Visto che "non ci sono mai soldi" non vorrei mai> che me lo prendano per venderlo e farci si> qualche centinaio di euro per comprare il babylon> ai> colleghi.Riassumendo, ti sei fatto inculare come un trans e ti stupisci se ti brucia il culo?Mmmm, scusa, ma non è che tu abbia fatto delle scelte molto oculate, anzi, ti sei lasciato manipolare come più gli piaceva...p.s.cmq l'azienda non era così grande e se i colleghi i portatili o i pc li avevano allora lui non credo valesse poi così tanto!pp.s.7 anni, TLC ora, IT prima, 19 portatili, 123 cellulari e 12 fissi...ah ah ah ah ah...lollRe: Il mio caso...
- Scritto da: loll> p.s.> cmq l'azienda non era così grande e se i colleghi> i portatili o i pc li avevano allora lui non> credo valesse poi così tanto!L'azienda ha in questo preciso istante 5324 mailbox attive, 4932 account di dominio attivi (almeno un login negli ultimi tre mesi). Questo in Italia. Ma essendo una multinazionale abbiamo anche qualche account all'estero. In questo momento LDAP mi indica attivi 100345 account di posta in tutto il mondo.Evidentemente abbiamo altre opinioni di "piccolo" e "grande" azienda.> pp.s.> 7 anni, TLC ora, IT prima, 19 portatili, 123> cellulari e 12 fissi...ah ah ah ah ah...In che senso?teddybearRe: Il mio caso...
- Scritto da: teddybear> > > pp.s.> > 7 anni, TLC ora, IT prima, 19 portatili, 123> > cellulari e 12 fissi...ah ah ah ah ah...> > In che senso?Nel senso che ha cambiato i cellulari grossomodo come le mutande... e credo se li sia fatti pagare... è il tuo capo?Ebolo.EboloRe: Il mio caso...
Mi sa che e' una trollata, non esiste nessuna legge del genere, ci possono essere policy aziendali ma una legge proprio no.Far lavorare poi uno con lo scacciamosche (quello non e' un computer) mi suona parecchio, ma parecchio, fantascientifico. Un pc fisso con le caratteristiche che descrive il probabile troll si trova usato e funzionante in tutte le sue parti a 50 euro nel mercato usato e se fosse un portatile a 100-150, altro che cambiare 3 volte disco per tenersi uno scassone (se proprio fosse costretto ad arrangiarsi).ManyChoicesRe: Il mio caso...
- Scritto da: ManyChoices> Mi sa che e' una trollata,Mi sa di no (sono l'autore del messaggio originale)> Far lavorare poi uno con lo scacciamosche (quello> non e' un computer) mi suona parecchio, ma> parecchio, fantascientifico. Un pc fisso con le> caratteristiche che descrive il probabile troll> si trova usato e funzionante in tutte le sue> parti a 50 euro nel mercato usatoIl probabile troll ha un nome ed un cognome. Un nick registrato da anni qui su P.I. Ed un vecchio messaggio sul suo blog (non trovo gli altri), che elenca un paio di problemi avuti con il PC in questione:http://www.kuschelbaerchen.net/blog/?postid=310Il che fa decadere tutti gli indizi per classificare il suddetto come troll.> e se fosse un> portatile a 100-150, altro che cambiare 3 volte> disco per tenersi uno scassone (se proprio fosse> costretto ad arrangiarsi).150 euro per me sono tanti soldi. Ho una famiglia da mantenere, una moglie, una madre, un figlio, una suocera. Centocinquanta euro per me sono troppi soldi.Grazie comunque del suggerimento.teddybearRe: Il mio caso...
- Scritto da: teddybear> - Scritto da: ManyChoices> > > Mi sa che e' una trollata,> > Mi sa di no (sono l'autore del messaggio> originale)Guarda io credo a tutto, dici che sei in buona fede, ok ci credo.Comunque sono nell'IT da anni e ti confermo che a mia risultanza non esistono leggi circa appartenenza azienda pc collegati a lan aziendale (e prima di dirlo mi sono fatto una googlata per maggior sicurezza e non ho trovato niente che gli assomigli neanche di striscio). Una policy puo' darsi, ma e' pattizia (una specie di contratto insomma oppure potremmo fare riferimento al c.c. circa le norme sul potere dispositivo datore di lavoro)> > e se fosse un> > portatile a 100-150, altro che cambiare 3 volte> > disco per tenersi uno scassone (se proprio fosse> > costretto ad arrangiarsi).> > 150 euro per me sono tanti soldi. Ho una famiglia> da mantenere, una moglie, una madre, un figlio,> una suocera. Centocinquanta euro per me sono> troppi> soldi.Gia' ma quanto hai speso per cambiare i dischi in questione? Su ebay si trovano PIII e Celeron (notebook) anche a meno di 50 euro ... Insomma cercando un po' un rimpiazzo si trova a costi ragionevoli, un PIII notebook in buone condizioni con un hd da 20 GB e 128/256 MB di RAM e' tra i 50 e i 100.Se ci devi lavorare e' da considerare. Altra questione poi che l'azienda dove lavori non passa il materiale, e' un po' come se uno facesse scavi e lascia che i suoi dipendenti portino una pala arrugginita da casa e mezza sfondata. Non puoi fare business in questa maniera e' per questo che come la racconti tu mi risulta incredibile come storia, se e' vera i responsabili azienda vanno portati in neuro (sempre che le tue attivita' al computer non siano molto molto marginali e per cui basta un qualunque scassone per il poco che si usa).ManyChoicesRe: Il mio caso...
- Scritto da: teddybear> Lavoro per questa GRANDE azienda da poco più di> sei anni. Quando sono arrivato, ho fatto tre mesi> da consulente, ovviamente utilizzando il mio> computer personale. Che a suo tempo era un> portatile Sony Vaio P3> 866.> Poi fui assunto, e al mio capo comprarono un> nuovo portatile (lui pretendeva di avere il> masterizzatore), a me rifilarono il suo. Un HP P3> 800 Mhz. > Dopo un bel po' di mesi, ad un collega cambiarono> computer (eh, si, per lui i soldi evidentemente> c'erano) ed il suo fu passato a me. Un bellissimo> P3 550. Che sto usando ancora adesso e che> presenta però dei piccoli> difetti:> > Perchè non uso il mio computer personale?> Semplice, perchè c'è una legge poco conosciuta in> Italia che dice che se tu attacchi il tuo PC alla> rete aziendale, per tutto il tempo che è connesso> fisicamente a tale rete, il PC non è più tuo. In> quel momento il gestore della rete lo può> prendere, e tuo non hai neanche il diritto di> lamentarti.> > Visto che "non ci sono mai soldi" non vorrei mai> che me lo prendano per venderlo e farci si> qualche centinaio di euro per comprare il babylon> ai> colleghi.Non so che lavoro tu faccia.. ma per qlc tempo sviluppavo in Java si un macinino con 512 di ram... tipo che per la build ho dovuto attendere anche dei 15 minuti.... temo che l'unica alternativa sia lo "Scipero Bianco" o come lo volete chiamare.. del tipo "attendo che il pc finisca" o come nel mio caso attuale il monitor del portatile è ko devo usarne uno esterno.. ergo non posso andare in giro a fare questo e quello....a quel punto o il capo si sveglia e capisce che sta spu** migliaia di euro sulla la tua produttività per risparmiare qlc centinaio di euro x un pc decente.... o intanto che aspetti il pc cercati un altro lavoro!!!in bocca al lupo!icecuberRe: Il mio caso...
Ma se sei un dipendente.... Se l'azienda non ha un pc decente per poter lavorare o addirittura ti fanno stare con un notebook con un HD rotto... è un problema che devono risolvere LORO !!!Cioè tu gli dici .. cari amici il notebook si è fuso.. o lo sostituite o sto qui a non far niente.punto. !!DominusRe: Il mio caso...
- Scritto da: Dominus> Ma se sei un dipendente.... Se l'azienda non ha> un pc decente per poter lavorare o addirittura ti> fanno stare con un notebook con un HD rotto... è> un problema che devono risolvere LORO> !!!> Cioè tu gli dici .. cari amici il notebook si è> fuso.. o lo sostituite o sto qui a non far> niente.> punto. !!Certo, ma visto che la direzione IT è appena stata (s)venduta ad una grandissima altra azienda (guarda caso la stessa che ha prodotto anche il catorcio in mio possesso), e che la seconda grande azienda ha detto "garantiamo che il 75% dei dipendenti non perderà il proprio posto di lavoro nei prossimi 12 mesi", iniziare ad impuntarsi ti fa ricadere sicuramente nel 25%.Già, perchè loro ti dicono "il 75% manterrà il proprio posto", alcuni non hanno notato che significa anche "il 25% lo perderà". Ecchesarà mai il 25%? Significa uno ogni quattro. Nel mio ufficio siamo in quattro.teddybearRe: Il mio caso...
- Scritto da: teddybear> Perchè non uso il mio computer personale?> Semplice, perchè c'è una legge poco conosciuta in> Italia che dice che se tu attacchi il tuo PC alla> rete aziendale, per tutto il tempo che è connesso> fisicamente a tale rete, il PC non è più tuo. In> quel momento il gestore della rete lo può> prendere, e tuo non hai neanche il diritto di> lamentarti.> E magari c'e' pure una legge che dice che non ti puoi sedere in ufficio, perche' non appena lo fai, il fondoschiena non e' piu' tuo, e il gestore delle sedie lo puo' prendere e tu non ha nenanche il diritto di lamentarti!bashRe: Il mio caso...
- Scritto da: bash> E magari c'e' pure una legge che dice che non ti> puoi sedere in ufficio, perche' non appena lo> fai, il fondoschiena non e' piu' tuo, e il> gestore delle sedie lo puo' prendere e tu non ha> nenanche il diritto di lamentarti!Più che una legge, si chiama CONTRATTO DI LAVORO, per il quale tu, appena ti siedi alla scrivania, concedi l'usufrutto del tuo orifizio anale all'azienda per la quale lavori.teddybearRe: Il mio caso...
- Scritto da: teddybear> - Scritto da: bash> > > E magari c'e' pure una legge che dice che non ti> > puoi sedere in ufficio, perche' non appena lo> > fai, il fondoschiena non e' piu' tuo, e il> > gestore delle sedie lo puo' prendere e tu non ha> > nenanche il diritto di lamentarti!> > Più che una legge, si chiama CONTRATTO DI LAVORO,> per il quale tu, appena ti siedi alla scrivania,> concedi l'usufrutto del tuo orifizio anale> all'azienda per la quale> lavori.ripeto allora o sei stupido o non sei tanto smart e preparato quanto dici di essereperche' seI preparato non ti stai certo a preoccupare del 25% percento o del 75% se come dici tu sei tutta quella bravura cui dici di essere problematiche non te le dovresti fare.SEI QUELLO BRAVO.Ma visto che se il solito cacciavitaro faghi tutti mi probabilmente l'unica tua speranza e non essere licenziato.Augurine hai bisognoinvece di farti chiamare teddybear cambia il nome in teddyscrewdriverSpectatorRe: Il mio caso...
Premessa: so che non è facile quando un lavoro serve, io lo sto cercando in questo momento e non è facile.Però ricordiamoci che esistono sempre i diritti, siamo noi i primi a piegarci a certe "logiche aziendali" a differenza di altre categorie, e sbagliando!Se non ti danno i mezzi per lavorare, fallo presente verbalmente al tuo superiore.Se non ti da retta, manda una comunicazione scritta, magari una bella raccomandata. A richiesta scritta ti devono rispondere per scritto. Se ti licenziano devono trovare una giusta causa, diversa. Ma tu hai presentato le tue richieste in modo corretto e magari potresti anche vincere una eventuale causa di lavoro.Questo se hai un contratto a tempo indeterminato, altrimenti: buon viso a cattivo gioco, e cerca un'altro posto.FrancoCRe: Il mio caso...
contenuto non disponibileunaDuraLezioneRe: Il mio caso...
ma.. non può essere considerato mobbing??ciccioRe: Il mio caso...
Più che la legge di per se mi fa rizzare i capelli il fatto che è da 6 anni che lavori per una azienda che non ti ripara neanche il portatile. Se on ci sono motivi familiari alla base perchè non cambi lavoro? In bocca al lupo.MiticAntoRe: Il mio caso...
- Scritto da: MiticAnto> Più che la legge di per se mi fa rizzare i> capelli il fatto che è da 6 anni che lavori per> una azienda che non ti ripara neanche il> portatile. Se on ci sono motivi familiari alla> base perchè non cambi lavoro? In bocca al> lupo.Perchè al momento viviamo in cinque sul mio stipendio e non ho ancora trovato un altro lavoro con uno stipendio sufficiente a mantenere la mia famiglia.teddybearRe: Il mio caso...
- Scritto da: teddybear> - Scritto da: MiticAnto> > Più che la legge di per se mi fa rizzare i> > capelli il fatto che è da 6 anni che lavori per> > una azienda che non ti ripara neanche il> > portatile. Se on ci sono motivi familiari alla> > base perchè non cambi lavoro? In bocca al> > lupo.> > Perchè al momento viviamo in cinque sul mio> stipendio e non ho ancora trovato un altro lavoro> con uno stipendio sufficiente a mantenere la mia> famiglia.beh c'è da dire che almeno pagano da dio, se ci vivete in 5utente 92843972Re: Il mio caso...
- Scritto da: teddybear> Lavoro per questa GRANDE azienda da poco più di> sei anni. Quando sono arrivato, ho fatto tre mesi> da consulente, ovviamente utilizzando il mio> computer personale.> Poi fui assunto, e al mio capo comprarono > a me rifilarono > Mi sono arrangiato come ho potuto. Saltellando di> qua e di la sui computer fissi che gli altri> colleghi non stavano usando. Il tutto facendo> anche la reperibilità, il che significava che se> alle due di notte ti chiamavano per una ca**ata,> in ogni caso mi toccava correre in azienda per> capire il> problema.> Dopo un bel po' di mesi, ad un collega cambiarono> computer (eh, si, per lui i soldi evidentemente> c'erano) ed il suo fu passato a me. > Ma ogni volta "non> ci sono soldi per comprarne uno> nuovo).teddy... ma che cosa fai esattamente?che lavoro svolgi, che ruolo ricopri?io non sono in condizioni tanto diverse, anche io non sono trattato benissimo ma... a me sembra che se dai persino la reperibilità fai qualcosa di molto serio... e in quel caso di solito uno ha almeno il controllo del parco macchine; non è che ci fai quel che ti pare, ma almeno hai sempre un computer che funziona (che, come dici giustamente tu, non è l'ultimo uscito, ma uno che funziona e che tu non riempi di schifo tanto da non farlo più funzionare)Che fai?Come mai c'è qualcuno che ha così tanto potere (IT) su di te?Potere lavorativo ok, ma nel settore specifico... aoh!!! Che servizio fornisci all'azienda?> Perchè non uso il mio computer personale?> Semplice, perchè c'è una legge poco conosciuta in> Italia che dice che se tu attacchi il tuo PC alla> rete aziendale, per tutto il tempo che è connesso> fisicamente a tale rete, il PC non è più tuo. In> quel momento il gestore della rete lo può> prendere, e tuo non hai neanche il diritto di> lamentarti.Puoi citare questa legge?user234943Re: Il mio caso...
- Scritto da: user234943> teddy... ma che cosa fai esattamente?> che lavoro svolgi, che ruolo ricopri?La defnizione della mia mansione è "Telecommunication Analyst".In particolare mi occupo di servizi di telecomunicazione.- email, ldap, proxy, ftp, accesso remoto, vpn, gestione dei servers http, firewall, packet-filtering, oltre ad essere uno dei due che gestisce la rete intelligente di smistamento delle telefonate (Genesys ed Avaya). Il resto delle cose (switch, routers, access points, nat, vlan) ricadono nelle mansioni del mio gruppo, ma in genere non me ne occupo a meno che i miei colleghi non siano assenti.> se dai persino la reperibilità fai qualcosa di> molto serio...Serio quanto seria è l'azienda per la quale lavoro. Diciamo che io svolgo il servizio seriamente, altri un po' meno. Giusto per fare un esempio che è venuto fuori stamattina, mi hanno chiamato alle 6:10 per un problema sulla gestione delle telefonate ai gruppi di Customer Service. L'operatore Help Desk si è stupito che ho risposto al primo squillo, visto l'orario. A me pare naturale che durante le ore in cui c'è presenza in azienda [ 6:00 - 24:00 ] io rimango sveglio e non lontano dal cellulare. Ad un altro collega è capitata una chiamata Sabato mattina, e non ha fatto altro che rispondere "scusa, ma ora non posso, sono ad un matrimonio, ti chiamo io più tardi". E non ha richiamato.> Come mai c'è qualcuno che ha così tanto potere> (IT) su di te?Come ho detto in altri messaggi: eravamo quattro aziende. Io facevo parte di una delle due piccoline. Sono riusciti a sterminarci (eravamo in più di 400, in tutta italia, ora siamo rimasti in 62, dopo quattro anni). Se leggi cose come queste:http://www.kuschelbaerchen.net/blog/?postid=332Capisci che se già le cose iniziano dall'ufficio personale c'è ben poco da fare. Purtroppo riescono ad attaccarsi a certi cavilli, a farli collimare l'uno con l'altro che uno potrebbe avere il forte sospetto che c'è del personale addetto allo studio di questi atteggiamenti subdoli.D'altra parte se abbiamo una persona "addetta al miglioramento dei report" (ti prego, non chiedermi esattamente in cosa consiste il suo lavoro, oppure ti dovrei rispondere con qualcosa del tipo "introdurre errori di distrazione nelle compilazioni dei report, tali percui i risultati negativi vengono esclusi oppure resi positivi")> Puoi citare questa legge?Come ho detto, se ne era parlato tantissimo in qualche NG, quattro, cinque o sei anni fa, non ricordo, non ricordo neanche il nome del NG, ho provato a fare una riceca veloce, ma ora non mi è risultato nulla... sorry.teddybearMa dove?
Fatemi capire, gli impiegati portano i loro PC per lavorare (magari infetti e con spyware), ovviamente tutti con hardware e OS diversi e si collegano alla rete aziendale?! Ah ah ma chi ha scritto questa barzelletta?! Certo, é possibile, poi tutto il risparmio va in fumo per pagare i sistemisti che devono correre a destra e sinistra per far funzionare il parco macchine assolutamente disomogeneo e in mano agli utonti! Sto ancora rotolandomi dalle risate!!!TerminatorRe: Ma dove?
Meglio! + lavoro per noi sistemisti! :DasdasdRe: Ma dove?
ah ah sí, é vero... ma insomma, sarebbe lavoro di bassa qualitá. Poi ci sarebbe una nuova malattia professionale: esaurimento da utonto!! :-PTerminatorRe: Ma dove?
- Scritto da: asdasd> Meglio! + lavoro per noi sistemisti! :DSe permetti, io preferisco averci una rete che funziona, e la mattina libera per leggere P.I.bashRe: Ma dove?
up...meglio caffe e paglia pero :DL4m3RLegge italiana lo proibisce
In Italia questo non dovrebbe accadere. Anche se da anni si cerca di far passare sotto silenzio questo aspetto, quello che caratterizza il lavoro dipendente e lo distingue dal lavoro autonomo non e' tanto la liberta' di orario, o la maggiore o minore liberta' di organizzarsi il lavoro (anche tra i dipendenti questo esiste, nel caso dei dirigenti e dei funzionari), ma, per legge, il lavorare usando strumenti messi a disposizione dal datore di lavoro. Non mi pronuncio sugli USA, ma mi sembrerebbe strano che non abbiano una legge simile. Se uno va in fabbrica e non trova il tornio, o va in ufficio e non trova il computer o il telefono, cosa fa? Se parliamo invece solo di cellulari, in ufficio si puo' usare quello aziendale, e se si e' in giro le telefonate le si riceve quando si ritorna, se c'e' una segreteria telefonica bene, altrimenti richiameranno. "Praticamente necessari" cosa vuol dire, che sono necessari o no? Se il datore di lavoro fornisce strumenti che non sono l'ultimo grido della tecnologia, peggio per lui, vorra' dire che la produttivita' del lavoro sara' minore. Una delle conseguenze nefaste del mancato rispetto di tali norme si ha in tutte quelle offerte di lavoro, anche da parte della pubblica amministrazione, in cui si cercano degli "automuniti": oh bella, e perche' mai? Se la automobile serve per andare al lavoro o tornare a casa, non sono fatti del datore di lavoro, si e' liberi di andare con mezzi pubblici o in bicicletta o a piedi. Se invece l'automobile deve servire durante la giornata di lavoro come strumento di lavoro, sta al datore di lavoro fornirla ai dipendenti. Al massimo potrebbero cercare gente con la patente, ma pretendere che abbiano anche l'automobile mi sembra illegale.PaoloPaolo P.Re: Legge italiana lo proibisce
- Scritto da: Paolo P.> In Italia questo non dovrebbe accadere. Anche se> da anni si cerca di far passare sotto silenzio [...] ma, per legge, il> lavorare usando strumenti messi a disposizione> dal datore di lavoro. [...] Se uno va in fabbrica e non trova> il tornio, o va in ufficio e non trova il> computer o il telefono, cosa fa? Se parliamo> invece solo di cellulari, [...] "Praticamente necessari" cosa vuol> dire, che sono necessari o no? Se il datore di> lavoro fornisce strumenti che non sono l'ultimo> grido della tecnologia, peggio per lui, vorra'> dire che la produttivita' del lavoro sara'> minore. [...]io ad esempio mi trovo a fotografare in condizione di luce in cui la compatta non ce la fa.non è uno studio fotografico ma a volte si devono fare foto che richiederebbero una macchina vera.per riuscirci a volte porto la mia.ma mi scoglia parecchio... anche perché nessuno mi dice "grazie amico" o mi da un soldo in più, mentre sono sempre tutti pronti a fiatarti sul collo e a dire cosa sbagli> Una delle conseguenze nefaste del mancato> rispetto di tali norme si ha in tutte quelle> offerte di lavoro, anche da parte della pubblica> amministrazione, in cui si cercano degli> "automuniti": oh bella, e perche' mai? Se la> automobile serve per andare al lavoro o tornare a> casa, non sono fatti del datore di lavoro, si e'> liberi di andare con mezzi pubblici o in> bicicletta o a piedi. Se invece l'automobile deve> servire durante la giornata di lavoro come> strumento di lavoro, sta al datore di lavoro> fornirla ai dipendenti. Al massimo potrebbero> cercare gente con la patente, ma pretendere che> abbiano anche l'automobile mi sembra> illegale.questo è vero.c'è una nota azienda di "ristorazione" che copre praticamente tutto il territorio italiano che ha fatto questo con un mio amico. Lui sarebbe venuto a lavorare in bici... niente.per quanto riguarda il mio lavoro, il fatto di arrivare al lavoro è un costo e questo dovrebbe essere valutato (ricordo che in alcuni paesi ai quali noi diciamo "non hanno voglia di fare" ci sono persone che spendono per andare al lavoro di più di quanto guadagnano svolgendolo) Quando io vado al lavoro uso la mia auto, quando - durante l'orario di lavoro - vado in giro per l'azienda (raro, ma capita) uso l'auto aziendale. Se VOGLIO usare la mia, sono fatti miei (a volte lo faccio, così posso ascoltare la mia musica) e se invece mi viene richiesto, consegno il foglio del rimborso spese (prezzi quattroruote)resta il fatto che ci sono alcuni miei colleghi "fortunati" ai quali viene rimborsato il costo "mensa" e il costo "viaggio" per arrivare al lavoro.a me no.utente 102398Grazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 16 06 2008
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